Continua a tenere banco la situazione di crisi che riguarda la Pas, la società che gestisce la sicurezza del Porto di Civitavecchia, partecipata dell’Autorità di sistema portuale. L’azienda, prima del 2020, e durante la pandemia ha subito una marcata riduzione della forza lavoro, che tra pensionamenti e fine rapporti, si parla di un totale di circa 10 unità, che ha reso sempre più travagliato il ritorno alla normalità dei servizi da svolgere. La pandemia e la seguente riduzione dei servizi, nel frattempo tra navi rese inoperose e riduzione delle esigenze sugli imbarchi, non hanno reso possibile il reintegro nella pianta organica delle unità mancanti. Una situazione insostenibile per i lavoratori, che tra mille difficoltà viste le carenze di mascherine, dispositivi di protezione e quant’altro, hanno sostenuto ritmi sempre più logoranti per il restante periodo. Oggi un faccia a faccia che potrebbe aprire una nuova fase.
Vertenza Pas, i sindacati a confronto con Musolino. Poi presidio dei lavoratori davanti all’Adsp
Oggi un faccia a faccia che potrebbe aprire una nuova fase