Riceviamo e pubblichiamo. Voglio esprimere la massima solidarietà ai lavoratori di TRC che da qualche mese non percepiscono lo stipendio. Questa situazione si riflette in maniera pesante sulla vita delle famiglie perché si aggiunge ad una retribuzione inferiore alla media del comparto televisivo per tentare di far quadrare il bilancio di questa unica emittente locale del nostro territorio. E se è vero che la piccola editoria, essenziale per l’informazione rivolta ai cittadini, è quella che soffre maggiormente rispetto all’editoria mainstream, è necessario che le scelte amministrative siano le più oculate e più lungimiranti possibili al fine di evitare che questa storica emittente locale, che costituisce un patrimonio culturale e un archivio multimediale unico nella nostra città, non debba capitolare sui conti finanziari.
Certo qualche critica può essere fatta sotto il profilo amministrativo visto che tra i soci sono presenti iscritti e simpatizzanti di un partito presente anche con il suo segretario cittadino nel consiglio di amministrazione dell’azienda, non pare un buon segno di neutralità.
Quanto peserà questa appartenenza sulle scelte future? Se finora TRC ha garantito la pluralità dell’informazione, sarebbe bene per tutta la città che possa farlo anche in futuro ma senza ricadere nei giochi e negli interessi di bottega. Per uscire dalla crisi economica sarebbe auspicabile una gestione manageriale, priva di troppi orpelli partitici, in grado di garantire i posti di lavoro ma valorizzando le risorse interne di qualità, sviluppando la programmazione, incrementando gli ascolti e sensibilizzando le aziende locali sull’importanza di mantenere viva una voce libera, indipendente nell’interesse di tutti. Vittorio Petrelli, consigliere comunale.
Vendita e crisi TeleCivitavecchia, Petrelli: “Lavoratori senza stipendio da mesi”
Sulla cessione dell'emittente: "Per uscire dalla crisi economica serve una gestione manageriale, priva di troppi orpelli partitici. Tra i soci ci sono iscritti e simpatizzanti di un partito presente anche con il suo segretario cittadino nel cda dell’azienda. Non mi pare un buon segno di neutralità"