Università Agraria Tarquinia, Caria: “Indagine della guardia di Finanza, la situazione ci preoccupa”

PCI: riteniamo opportuno e chiediamo, nell’attesa che la magistratura faccia luce su questa vicenda, che il Presidente Borzacchi rassegni le proprie dimissioni.

Come tutti noi sappiamo la nostra Università Agraria è stata colpita da una indagine della guardia di Finanza che ha coinvolto parte della macchina amministrativa.

Sono ormai tre anni che questa amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia non ha ancora fatto nulla di positivo, anzi ha solo parlato dei vecchi amministratori, dicendo che avevano lasciato solo debiti, e nel frattempo non si sono preoccupati di fare i rendiconti della gestione degli anni 2017-2018-2019 e soprattutto non hanno fatto i bilanci pluriennali 2019-2021/2020-2022 e questi bilanci servono all’ente per lavorare con tranquillità.

Però il signor Presidente Borzacchi oltre a essere ancora in carica, ricopre anche la carica della gestione della tesoreria dell’Ente stesso, pertanto, contestualmente, ne è anche responsabile. Siamo dunque a chiederle pubblicamente in che stato di liquidità si trova l’Ente Agrario di Tarquinia, e in prova contrario ancora per evitare dubbi e confusione, è un Ente di gestione dei bene della collettività cittadina?

Vede signor Presidente vorremmo fargli notare, sia a lei e ai suoi amministratori e a tutti i consiglieri, che state gestendo la nostra azienda e non la vostra impresa! Ancora non abbiamo capito se l’Ente sia in affanno o sono questi amministratori inefficienti.

Ancora non abbiamo, il Presidente pro tempore dell’Ente Agrario, senza delibera bensì con una semplice nota, firmata da lei. Signor Presidente, ha dato in concessine al Comune di Tarquinia, la nostra pineta di Spinicci “ aerea parcheggio “ se questo è regolare signor Presidente Borzacchi ce lo faccia sapere, su questa questione il Comune ha avuto degli introiti derivati dagli incassi effettuati attraverso le postazione di macchine automatiche per parcheggi a pagamento. Vorremmo sapere sugli incassi dell’area parcheggio l’Ente quanto ha preso? E quei denari sempre se l’Ente li ha presi, che cosa ci avete fatto? Si spera che si paghino i debiti!

Come cittadini di questa collettività chiediamo a questa amministrazione dei chiarimenti per come viene gestito l’Ente Agrario di Tarquinia. Signor Presidente Borzacchi sarebbe il caso di avere un suo pubblico immediato chiarimento allorché la situazione economica in cui versa oggi l’Ente, dovrebbe essere conosciuta da tutti. Davanti ad una situazione così complicata il Presidente Borzacchi non si è ancora scusato con i cittadini, prima di trarre ogni conclusione,è nostro dovere avvisare i cittadini di quello che sta succedendo nel’ ente Agrario.

Il presidente Borzacchi a forza di sostituire i consiglieri ha smesso una lista, la cosa ci preoccupa e molto, la situazione è molto critica, per come viene gestito l’ente agrario, i consiglieri che hanno dato le proprie dimissioni è solo, per il motivo che non erano d’accordo con il Presidente Borzacchi per la gestione dell’Ente Agrario di Tarquinia.

Ogni cittadino scelto dal corpo elettorale per lo svolgimento di un ruolo istituzionale è indissolubilmente legato allo stesso da un obbligo morale di garantire che l’adempimento delle proprie funzioni sia immune da ombre e dubbi. Per tali ragioni riteniamo opportuno e chiediamo, nell’attesa che la magistratura faccia luce su questa vicenda, che il Presidente Borzacchi rassegni le proprie dimissioni. Un gesto che non solo gli consentirà di difendere la propria posizione con maggiore tranquillità, ma che rappresenta un atto dovuto alla gente che l’ha eletto e che deve essere tenuta fuori da questa vicenda. Anche noi, in questa operazione di trasparenza e rispetto verso la città, nonostante la nostra totale estraneità ai fatti, chiediamo anche alle forze politiche di maggioranza di dimettersi e di mettere da parte ogni logica legata all’occupazione di poltrone,cariche e incarichi E’ un gesto di responsabilità e rispetto verso la nostra comunità.
Così in una nota della Segreteria provinciale PCI.