La segreteria confederale della UGL relaziona circa la gestione della Civitavecchia Servizi pubblici srl. I rappresentanti sindacali Ugl della CSP, alla luce di quanto emerso sulla situazione della società intendono chiedere un incontro urgentissimo al Sindaco Tedesco ed all’Assessore nonché Vice Sindaco Grasso per porre in essere da subito gli interventi necessari a risanare la gestione finanziaria. “L’attuale managment appare oggettivamente inadeguato – si legge nella nota -. Si tratta probabilmente di brave persone. Ma la gestione di una azienda così grande non è certamente alla loro portata. La società non ha un minimo di organizzazione. Non esiste una direzione aziendale, non esistono dirigenti che gestiscano l’azienda. C’è solo un Presidente che, ogni giorno, si relaziona con 400 dipendenti sui temi più disparati e disomogenei … non è difficile intuire che ne nasca il caos più assoluto da ogni punto di vista. La gestione caotica e confusionale si proietta inevitabilmente sugli aspetti economici e finanziari. Contratti, sottoscritti tutti in perdita pesantissima per la società, senza che si facesse prima una analisi dei costi-ricavi; tariffe vecchie anche di 15 anni; riduzione di tutti i ricavi ed aumenti dei costi di produzioni per inutili sovrapposizioni, sprechi e sperperi, che inevitabilmente si ripercuoteranno sui lavoratori e sui cittadini. Il Cda ha tentato di nascondere la polvere sotto il tappeto, parlando di una perdita di circa 200.000 euro a metà anno (al 30 giugno 2019). In realtà, nostri consulenti, hanno analizzato il bilancio. Possiamo purtroppo affermare che la perdita, al 30 giugno 2019, era invece superiore al 1,2 milioni di euro. Il risultato negativo si proietta in oltre 2,7 milioni al 31 dicembre 2019. La strada insomma è quella della sezione fallimentare del Tribunale, come è stato per la HCS, Argo, Città Pulita, Civitavecchia Infrastrutture durante la precedente amministrazione. Un percorso questo che deve assolutamente essere scongiurato con una necessaria quanto urgentissima inversione di tendenza. La decisione di rimuovere il Cda a luglio appariva sacro santa. Poi la politica ha preso il sopravvento e la situazione di stallo è rimasta assoluta. Con il piccolo particolare che se una società che perde, ogni giorno, migliaia di euro, non inverte rapidamente il trend, molto presto sarà il collasso completo. Per questo intendiamo incontrare l’amministrazione. Occorre che la politica indichi con chiarezza l’inversione di tendenza. Come organizzazione sindacale purtroppo stiamo riscontrando che gli attuali amministratori contro ogni norma di buongusto – non soltanto non si rapportano con la nuova amministrazione su decisioni importanti come per esempio quella del bando di assunzione ma, addirittura pur di rimanere avvinghiati alla poltrona, mentono e omettono dettagli importanti come quello del bilancio aziendale. Continuando però a percepire compensi più alti di quelli previsti dalla Legge. Aspetto questo che sarà sviscerato dai responsabili della UGL in altra ed opportuna sede. Occorre che la politica, quella vera, metta da parte timori e dubbi infondati e rilanci la più grande azienda cittadina Rimanere ancora a guardare, potrebbe presto significare assumersi una parte di responsabilità nel disastro a cui si va rapidamente incontro oltre che avere sulla coscienza 400 famiglie”.
UGL su Csp: “Cda inadeguato. A fine anno disavanzo di 2,7 milioni”
"Il Cda ha tentato di nascondere la polvere sotto il tappeto, parlando di una perdita di circa 200.000 euro a metà anno (al 30 giugno 2019). In realtà, nostri consulenti, hanno analizzato il bilancio. Possiamo purtroppo affermare che la perdita, al 30 giugno 2019, era invece superiore al 1,2 milioni di euro. Il risultato negativo si proietta in oltre 2,7 milioni al 31 dicembre 2019"