Saranno giorni cruciali per il futuro della città in relazione ad Enel e Tvn. Domani lo sciopero dei lavoratori portuali e metalmeccanici, poi occhio anche alla discussione sulle prescrizioni Via. Tematiche fondamentali per il destino occupazionale e ambientale del territorio. Intanto due partiti di sinistra intervengono per dare manforte a chi domani incrocerà le braccia. A cominciare da Potere al Popolo. “Portuali e metalmeccanici hanno deciso di unire le loro lotte. lo sciopero del 24 Luglio indetto da entrambe le categorie puó finalmente restituire forza ad un territorio troppo spesso visto come terra di conquista da speculatori privati e politici romani. La crisi di porto e centrali riguarda tutti. Riguarda il precario ed il disoccupato, perchè una città povera non potrà garantire lavoro e stabilità. È coinvolto il commerciante, perchè un aumento della disoccupazione porterebbe i negozi a svuotarsi. Il pendolare che torna da Roma, se vuole che il suo tempo libero sia di qualità, non deve permettere che la miseria dilaghi ed impoverisca la città in cui risiede. Coinvolge gli studenti, perchè loro è il futuro e perchè partire per trovare un lavoro adeguato ai propri studi deve essere una scelta e non un obbligo. Riguarda i pensionati, perchè il lavoro di una vita, quel lavoro che ha costruito e mantenuto la Civitavecchia dove vivono i nipoti, merita rispetto. Com’è ovvio che sia parteciperanno partiti, sindacati, rappresentanze istituzionali e vertici aziendali, ma l’unica forza che puó pretendere ed ottenere un futuro migliore per la nostra città è quella del Popolo civitavecchiese. Perchè sappiamo bene che la classe dirigente ha sbagliato, e molto, in passato, ma proprio per questo è finito il tempo di delegare soluzioni ad altri: solo se i civitavecchiesi, in massa, nei prossimi mesi, sapranno partecipare ed alzare la voce la nostra città avrà qualche speranza. Vogliamo arrivare allo sciopero generale cittadino per far capire a tutti che non stiamo scherzando. Il piano di Enel di riconvertire Tvn a gas è ridicolo: non abbiamo bisogno di nuove fonti inquinanti, in più occupando poche decine di lavoratori. È il momento che Enel restituisca parte dei soldi che ha guadagnato con la nostra fatica e sulla nostra salute. Gli armatori non pensino neppure di presentare piani di autoproduzione: il lavoro Portuale è degli abitanti di Civitavecchia e non si tocca. Lo Stato italiano, dopo averci ignorato di fronte ai tumori provocati da carbone e crociere, deve tornare ad investire massicciamente nella nostra città! Vogliamo quindi un porto moderno e che restituisca ricchezza. Vogliamo ricerca sulle rinnovabili, dopo che i fossili hanno devastato la nostra salute. Vogliamo infrastrutture e lavoro da stato e regione, perchè Roma ha preso da noi Porto, energia, discariche e forza lavoro! Il futuro di Civitavecchia è in pericolo, ma la soluzione è nelle nostre mani. Il momento è ora, potremmo non avere un’altra possibilità”. Sul tema si registra l’intervento anche de “La Sinistra”. “Noi stiamo con i metalmeccanici e i portuali, parteciperemo allo sciopero del 24 luglio e alle iniziative di lotta che metteranno in campo. I lavoratori si uniscono e scendono in lotta perché sono i bersagli, le vittime destinate a pagare per primi la drammatica crisi economica e sociale che si è aperta nel territorio in conseguenza dell’esaurirsi della fase di “crescita” illusoria basata sulla servitù energetica, la privatizzazione del porto e la rapina delle risorse locali. La necessaria uscita dal carbone a TVN, programmata entro il 2025, è conseguenza del fallimento della politica energetica fossile su cui si è investito fino ad oggi mentre si affermavano e si diffondevano da tempo le tecnologie delle fonti rinnovabili, divenute ora mature e convenienti economicamente. Enel oggi, costretta ad abbandonare il carbone da cui ha tratto profitti miliardari a TVN per 15 anni, senza alcun confronto lascia sul posto centinaia di licenziamenti, una economia in caduta libera, un territorio devastato, danni alla salute e all’ambiente. Tutto questo è inaccettabile. Bisogna che il governo e le istituzioni stiano dalla parte della città, difendano il territorio, costringano Enel a dare risposte per individuare le alternative che garantiscano occupazione, risanamento ambientale e tutela della salute.E’ arrivato il momento che a Civitavecchia venga riconosciuto l’importante ruolo strategico che ha avuto nella produzione energetica nazionale. E’ ora che la città diventi il modello più avanzato della riconversione ecologica, che, oltre al risanamento ambientale non più rinviabile, può essere il fattore moltiplicatore di nuova occupazione. Anche per il porto le tecnologie da rinnovabili sono mature. Già si è sperimentato e fatto ricerca sull’energia prodotta dal movimento delle maree, ma al dunque, qualcuno ha deciso che bisognava fermarsi. Che fine ha fatto il polo idrogeno? E l’elettrificazione delle banchine? Siamo rimasti all’epoca delle caverne. Tecnologie all’avanguardia si affacciano nel mondo delle energie rinnovabili: vento, sole, mare, batterie, idrogeno e celle a combustione. Questo è il futuro”.
Tvn, sciopero e prescrizioni Via. Il futuro è domani. Potere al Popolo e La Sinistra al fianco dei lavoratori
Tematiche fondamentali per il destino occupazionale e ambientale del territorio si discutono adesso. Intanto due partiti di sinistra intervengono per dare manforte a chi domani incrocerà le braccia