Due centrali, una a carbone e una a gas. Non si tratta di una supposizione, ma della previsione messa nero su bianco da Enel, ormai da mesi, in merito al futuro del sito produttivo di Torre Valdaliga Nord. La previsione è contenuta e dettagliata con dovizia di particolari nella relazione tecnica del 29 aprile 2019, presentata al Ministero e in cui si illustrano la configurazione dell’attuale impianto a carbone e quella futura. Configurazione futura che non prevede affatto una riconversione delle strutture esistenti, come fu nel passaggio di Torre Nord da olio combustibile a carbone. Allora infatti vennero riutilizzati sia la ciminiera del vecchio impianto, sia i gruppi, il quarto dei quali (l’attuale unità denominata TV1, quella posta geograficamente più a sud) venne poi escluso dalla trasformazione nell’ambito delle allora trattative con l’amministrazione comunale per una riduzione della taglia, trattative che erano volte a ridurre l’impatto ambientale dell’impianto. Nel passaggio del sito produttivo a gas non sarà così. Non si tratta infatti di una trasformazione di strutture preesistenti, ma della realizzazione di una nuova centrale a gas accanto a quella a carbone che, come si legge nella relazione, sarà messa semplicemente “fuori servizio”, senza che si chiarisca che cosa questo significhi in termini tecnici e concreti. Di sicuro non sarà dismessa, la ciminiera non sarà demolita. E al momento sembra ormai cosa certa che l’attuale quarto gruppo resterà in riserva fredda, cioè utilizzabile in condizioni di emergenza. L’impianto comunque rimarrà interamente al suo posto. Gli unici interventi di demolizione interesseranno le strutture e i manufatti che si trovano nell’area dove dovrà essere realizzato il nuovo impianto, e cioè dove oggi sorgono gli spogliatoi, la mensa e gli uffici della centrale, nella zona di pertinenza a sud degli attuali gruppi di produzione e della ciminiera (l’area segnalata in rosso nella visualizzazione satellitare riportata). Il nuovo impianto sarà composto di due unità turbogas in ciclo aperto, con “camino di by-pass”, cioè con una ciminiera ciascuno. Queste due unità saranno realizzate una di seguito all’altra, con uno scarto di sei mesi tra le due. Tempo stimato per i lavori, circa due anni e mezzo. Subito dopo il progetto prevede l’ultima fase, la cui conclusione è stimata anch’essa in circa due anni e mezzo. “Il completamento del ciclo combinato – p. 51 della Relazione tecnica – comprenderà la costruzione di due caldaie a recupero e dei camini finali [cioè altre due ciminiere principali].

Il ciclo poi sarà chiuso nell’unità denominata TV1″ che, come accennato sopra, corrisponde al gruppo dell’attuale impianto mai interessato dalla riconversione a carbone. Tecnicamente la chiusura del ciclo, con la realizzazione delle cosiddette caldaie a recupero, consente di utilizzare i fumi di emissione prodotti in precedenza dalla combustione del gas, sfruttandone le elevate temperature per attivare la turbina a vapore (quella che sarà realizzata nell’unità TV1 e che chiuderà il ciclo). Totale potenza elettrica 1680 MWe, a fronte dei 1980 MWe della centrale a carbone, con un considerevole abbattimento delle emissioni di CO2. Tempo complessivo di realizzazione cinque anni. A partire da quando? Ovviamente dall’ottenimento delle autorizzazioni necessarie, ma considerando che per il 2025 è prevista la phase out dal carbone, l’inizio dei lavori per la nuova centrale a gas potrebbe essere molto più vicino di quanto non si creda, e cioè l’anno prossimo. Di sicuro la cantierizzazione dell’area sarà estremamente delicata, e questo lo scrive la stessa azienda sempre nella relazione: “All’interno dell’impianto di Torrevaldaliga Nord le aree sono molto congestionate e l’identificazione di aree idonee per la costruzione, sia per posizione logistica che per estensione, si rende particolarmente complessa”. Il momento più problematico sarà quello conclusivo, relativo alla chiusura del ciclo combinato, quando “la logistica delle aree rappresenterà un aspetto critico, perché gran parte dell’area interna, utilizzata durante le prime fasi, sarà completamente impegnata”.