“Una discussione sito per sito, ed è il turno di Civitavecchia, sugli effetti che la transizione comporta e su come gestirli: è ciò che abbiamo chiesto lo scorso 5 dicembre all’incontro con la Direzione del Ministero. Un primo risultato, ottenuto grazie alla mobilitazione dei metalmeccanici di Civitavecchia con il presidio e lo sciopero partecipatissimi dello scorso 5 dicembre a Roma, che tuttavia è solo una prima tappa. Torneremo a chiedere un progetto industriale per salvaguardare il futuro lavorativo dell’indotto metalmeccanico di TVN, affinchè la transizione energetica possa farsi tutelando tutti i posti di lavoro e perchè nessuno debba trovarsi ancora nella drammatica condizione di dover scegliere tra lavoro e salute. Dopo l’incontro convocheremo un’assemblea generale per riportare ai lavoratori la discussione fatta e per decidere insieme le prossime tappe. Aspettiamo ancora la convocazione del Tavolo Istituzionale Comunale con tutti i soggetti coinvolti”, lo dichiara la Fiom Cgil Civitavecchia Roma nord Viterbo.
TVN, Fiom: “Al Ministero per chiedere un progetto alternativo e sostenibile”
"Torneremo a chiedere un progetto industriale per salvaguardare il futuro lavorativo dell'indotto metalmeccanico"