Attese novità entro fine mese sul caso Fondazione Cariciv

In Italia i tempi della Giustizia sono a dir poco lunghi e laboriosi. Ma non è che oltre confine le cose cambino parecchio. E’ il caso della truffa alla Fondazione Cariciv, i 19 milioni di euro spariti nel 2015, su cui sta lavorando la Procura di Lugano. La vicenda è alquanto spinosa, la lista dei “turlupinati” del broker di Lugano Danilo Larini è lunghissima, ma la tempistica è lo stesso discutibile. Pare però che finalmente si sia arrivati ad un passo dalla chiusura dell’inchiesta: “Auspichiamo entro l’anno – conferma la presidentessa della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco -. Siamo in attesa di notizie positive, c’è un cauto ottimismo. Ci aspettiamo dei segnali già nelle prossime settimane”. La Procura continua i suoi interrogatori (atteso soprattutto quello a Stefano Costantini, Ceo Lp Suisse Advisory) ed entro la fine del mese di agosto dovrebbe analizzare e confrontare alcune perizie fotografiche che riguardano dei profili locali, i quali avrebbero preso parte all’operazione con la “Lp Suisse” di Larini. Dalle confische al fiduciario di Lugano l’ente conta di recuperare un bel gruzzolo, ma sui tempi di rientro c’è un punto interrogativo grosso come una casa. Potrebbe sbloccarsi in tempi più celeri la diatriba legale con la Nucleus Ag, nel procedimento in Liechtenstein. Li, per evitare il processo, si potrebbe scegliere la via della transazione. Intanto ad ottobre nuovo faccia a faccia con il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze: “E’ previsto un altro incontro – rivela la presidentessa della Cariciv – c’è un rapporto molto schietto, collaborativo e di fiducia. In questa fase così delicata non possiamo non esserne felici”.