Un parere favorevole, legato ad alcuni paletti, ma l’ok è arrivato. Parliamo della Città Metropolitana che ha detto si all’Altair, la ditta piemontese che gestisce il servizio di cremazione al Cimitero Nuovo di via Braccianese Claudia e vorrebbe sforare i limiti delle prescrizioni per alleggerire il peso di regioni come la Lombardia, alle prese con un’emergenza drammatica da coronavirus. Sostanzialmente non ci sono più gli spazi per gestire così tanti decessi nel nord Italia, allora si guarda in altri lidi, appunto a Civitavecchia. Nello specifico la ditta ha avanzato le seguenti richieste: “poter lavorare per l’intero arco della giornata, 7 giorni su 7 in deroga a limiti prescrittivi su giorni di funzionamento annuale dell’impianto; potere adottare, in caso di malfunzionamenti dell’impianto pregiudizievoli della sicurezza degli operatori o dell’integrità dell’impianto medesimo, soluzioni tecniche in deroga alle prescrizioni contenute nel titolo ambientale ottenuto”. E i vincoli? “Fermo restando – si legge nel documento – l’acquisizione in sede di Conferenza dei Servizi dei pareri comunali relativi alla compatibilità urbanistica ed edilizia dell’intervento proposto, le eventuali prescrizioni e limitazioni che potranno intervenire dalle autorità sanitarie nella persona del Sindaco di Civitavecchia e della Asl territorialmente competente”. Così la palla passa al Pincio e al sindaco Ernesto Tedesco che oggi dovrebbe pronunciarsi: si, obtorto collo pensando alla solidarietà del momento oppure un diniego, ribadendo (qualche giorno fa era già arrivato un parere negativo dal Pincio) il pericolo ambientale in cui incorrerebbe la città.
Troppi decessi al nord, salme in arrivo a Civitavecchia. C’è l’ok della Città Metropolitana
Sostanzialmente non ci sono più gli spazi per gestire così tanti decessi nel nord Italia a causa del coronavirus, allora si guarda in altri lidi, appunto a Civitavecchia