A partire da lunedì, per chi parte per la Sardegna sarà possibile effettuare il tampone, sempre su base volontaria. La Regione Lazio comunica la nuova iniziativa, preannunciata già da qualche settimana presso il drive-in installato a largo della Pace, a due passi dal Porto di Civitavecchia. Si lavora anche il sabato e la domenica e stanno entrando a regime i test rapidi, con risposta che arriva entro una mezz’ora. Ieri i positivi asintomatici testati dalla Sardegna erano 63, di cui 4 della Asl Roma4. “Siamo consapevoli di aver riscontrato numerose difficoltà e ritardi – dichiara il direttore generale Giuseppe Quintavalle – il Porto di Civitavecchia è stato il primo in Italia ad aver affrontato una simile emergenza e una mole di lavoro che sta mettendo a dura prova i nostri sanitari e il personale preposto alla comunicazione dei referti. Le nostre linee sono intasate da giorni per le numerose richieste telefoniche che pervengono ogni minuto. Chiediamo ai cittadini ancora un po’di pazienza per non vanificare il lavoro che si sta svolgendo.” Da ieri la Asl Roma 4 ha potenziato il servizio con degli infermieri interinali che si stanno occupando dell’inserimento dei dati degli utenti sottoposti a tampone, in modo da velocizzare il processo del responso. Pd e Italia Viva Civitavecchia applaudono. “Con soddisfazione intendiamo sottolineare il grande lavoro messo in campo, presso il nostro porto, dalla Regione Lazio tramite la ASL territoriale e dall’Autorità Portuale nella gestione del Drive In-Covid in relazione agli sbarchi provenienti dalla Regione Sardegna, una questione delicata e complessa visto anche l’ostruzionismo dimostrato dal Presidente della Regione Sardegna, il leghista Solinas, il quale si è rifiutato di collaborare per le procedure dei tamponi dedicate ai turisti che hanno lasciato e che tuttora stanno lasciando l’Isola, lasciando sulle spalle di Regione Lazio, Asl e Authority tutto il lavoro. Nonostante l’incomprensibile e censurabile atteggiamento del Presidente Solinas, questo territorio ha saputo rimboccarsi le maniche per affrontare, in maniera responsabile ed efficace, l’imponente rientro degli italiani dalle coste sarde, anche grazie al prezioso e importante aiuto di Capitaneria di Porto, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e delle forze dell’ordine impegnate sul nostro scalo, facendo dello stesso un modello unico in Italia. L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, nel sopralluogo avvenuto ieri, ha voluto personalmente verificare le migliaia di tamponi che vengono effettuati ogni giorno a Largo della Pace e così l’attenzione messa nella tutela della salute pubblica dalle Istituzioni e dagli organi competenti”. “Un ringraziamento speciale va alla Asl Rm4, agli operatori sanitari alle decine di volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa che stanno operando nel porto di Civitavecchia per effettuare i test rapidi a chi sbarca dalla Sardegna. Solo grazie al loro lavoro è stato possibile rintracciare molti positivi al Covid-19, non solo residenti del Lazio, che rientravano dall’isola”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva). “Ha ragione però l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato: il Lazio farà tutto il possibile per continuare con i test molecolari perché la salute dei cittadini viene prima di ogni cosa. Ma è necessaria, oggi ancora di più, la reciprocità, la cooperazione tra le Regioni. Se i test venissero fatti agli imbarchi dalla Sardegna e non agli sbarchi nel Lazio potremmo evitare nuovi possibili contagi sulle navi”, conclude Tidei.
Test-covid a largo della Pace, da lunedì possibile tampone anche all’imbarco
Da ieri la Asl Roma 4 ha potenziato il servizio con degli infermieri interinali che si stanno occupando dell'inserimento dei dati degli utenti sottoposti a tampone, in modo da velocizzare il processo del responso