Termovalorizzatore/inceneritore in agguato, è la A2a Spa a volere l’impianto a Tarquinia

Lo scrive "Il Fatto Quotidiano" questa mattina. Intanto i sindaci del territorio Ernesto Tedesco e Alessandro Giulivi fanno muro e preparano i consigli comunali di domani

Ulteriori sviluppi sulla questione legata alla possibilità che a Tarquinia venga realizzato un termovalorizzatore si possono leggere sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano” di questa mattina, nell’articolo a firma del collega Vincenzo Bisbiglia. Nel pezzo si parla del progetto presentato in Regione Lazio dalla A2a Spa, “la società di proprietà dei comuni di Milano e Brescia. L’impianto dovrà ora essere sottoposto alla procedura di assegnazione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), attraverso la convocazione di una conferenza dei servizi che l’Ente regionale non ha ancora disposto. Ma come sta accadendo con la proposta di discarica a Pian dell’Olmo”. Si parla anche di numeri, se è vero che l’impianto “sarà dotato di due linee di combustione su un’area di 118.000 metri quadrati e potrà bruciare fino a 481.000 tonnellate l’anno”. Il modello è quello danese di Copenaghen, ma la società lombarda propone anche risvolti alternativi: “Il camino – si legge – può essere illuminato per avere un aspetto iconico nelle ore notturne. Oltre che fulcro visivo dell’impianto è anche elemento di interesse pubblico. Esso, oltre a rappresentare il punto finale del percorso visitatori e belvedere naturale verso il paesaggio circostante è anche possibile sede di attività ludiche, opportunamente organizzate e gestite”. Le pareti del camino “possono infatti ospitare pareti attrezzate per arrampicate”. Intanto i sindaci del territorio Ernesto Tedesco e Alessandro Giulivi, fra l’altro entrambi in quota Carroccio, fanno muro e preparano i consigli comunali di domani, la mattina a Civitavecchia, la sera a Tarquinia, per ribadire il no a qualsiasi tipo di realizzazione sul territorio.