Tarquinia, Divino Etrusco, Luisa Ciambella scrive al Prefetto: “Le chiedo se è opportuno far svolgere la manifestazione”

Se ad oggi è stato annullato il Trasporto di Santa Rosa a Viterbo tutte le Feste patronali non si comprende fino in fondo la necessità di mantenere il “Divino Etrusco” favorendo “assembramenti involontari” in questo momento di aumento repentino di contagi soprattutto tra i giovani.

Sul tema Divino Etrusco, la kermesse enogastronomia di Tarquinia interviene anche Luisa Ciambella, consigliere comunale di Viterbo in ferie a Tarquinia e scrive al Prefetto sull’opportunità di far svolgere la manifestazione.

Preg.mo Prefetto Bruno,

mi trovo a trascorrere le ferie a Tarquinia Lido e ho avuto modo di vedere come spesso, a prescindere dalla volontà dei cittadini, che ci si trovi in condizione di “assembramento involontario”, in modo particolare sul lungo mare o in prossimità dei locali. Questo accade per la grande quantità di turisti che grazie al cielo hanno deciso di trascorrere le loro vacanze sul nostro litorale. Tuttavia anche alla luce del nuovo decreto governativo uscito lo scorso 16 agosto 2020 che dispone la chiusura delle discoteche e delle sale da ballo e l’utilizzo della mascherina anche all’aperto dalle ore 18 alle 6 del mattino mi chiedo se sia opportuno mantenere la manifestazione “Divino Etrusco”. Nessuna volontà di interferire su scelte altrui ma la necessità di condividere una riflessione seria. Se ad oggi è stato annullato il Trasporto di Santa Rosa a Viterbo, sono state annullate tutte le Feste patronali garantendo talvolta solo la parte religiosa ma non quella goliardica, non si comprende fino in fondo la necessità di mantenere il “Divino Etrusco” favorendo “assembramenti involontari” in questo momento di aumento repentino di contagi soprattutto tra i giovani. La manifestazione “Divino Etrusco” è un ottimo evento di promozione della città di Tarquinia ma prevedendo delle degustazioni di vino inevitabilmente le persone non potranno mantenere la mascherina. Sono tra quelli che pensano che quest’anno le vacanze andavano fatte in Italia e se possibile all’interno della propria Regione, mi rendo conto che non esistendo provvedimenti normativi in questo senso così restrittivi ognuno agisce con scienza e coscienza ma in caso di pandemia dobbiamo anteporre la tutela della nostra salute e quindi quella delle nostre Comunità davanti a qualsiasi diritto individuale. Solo il buon senso e il rispetto per se stessi e per gli altri ci potrà aiutare. La mia vuole essere una riflessione di buon senso, sono certa Eccellenza che chi sarà chiamato a decidere e controllare lo farà prevalere su tutto per evitare una minaccia vera: la sottovalutazione che ora più che mai sarebbe imperdonabile.

Certa di una Sua cortese risposta, porgo cordiali saluti.

Luisa Ciambella