“Ho ancora paura e spero che restino in carcere”. Sarebbero le parole che la vittima di stupro avvenuto il 12 aprile scorso a Viterbo da parte di due militanti di Casapound, Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, arrestati il 30 aprile con l’accusa di aver violentato una donna di 36 anni nel pub ‘Old Manners’, locale diventato sede privata del partito di estrema destra. L’avvocato della vittima, Franco Taorchini, ha fatto sapere che la donna è ancora molto scossa e che teme di essere minacciata per rimangiarsi quanto raccontato. Agli atti dell’inchiesta, ci sarebbero anche dei video girati dai due indagati oltre ai messaggi trovati sui loro cellulari. Tra questi pure uno del padre di Licci che invita il figlio a “cancellare i video e le foto” che mostrano le fasi della violenza sessuale. Inoltre secondo gli inquirenti le immagini delle telecamere del pub sono state cancellate e il telefonino di uno degli indagati sarebbe stato resettato. Ora si attende la decisione del gip di Viterbo sulla concessione o meno degli arresti domiciliari ai due arrestati, richiesti dai legali difensori. I due sono rinchiusi nel carcere Mammagialla di Viterbo.
Stupro di Viterbo, la vittima teme minacce e ritorsioni dopo aver raccontato i fatti
Agli atti dell'inchiesta, ci sarebbero anche dei video girati dai due indagati oltre ai messaggi trovati sui loro cellulari. Ora si attende la decisione del gip di Viterbo sulla concessione o meno degli arresti domiciliari ai due arrestati