“Le parole di rimpianto dei Consiglieri comunali della Lega sulla rinuncia di Tirreno Power a riconvertire a gas la centrale e la susseguente paura che anche Enel abbandoni l’idea della riconversione e se ne vada da Civitavecchia, sono estremamente gravi e mortificanti per tutto il nostro territorio. Tralasciamo il problema politico, cioè che il Sindaco Tedesco, espressione del loro partito si è apertamente pronunciato pubblicamente contro le riconversioni a gas (posizione sostenuta anche in audizione al MISE) ed il Gruppo consigliare del primo partito che lo sostiene, di fatto ne sconfessa sulla pubblica piazza le posizioni. La gravità delle affermazioni del leghisti locali risiede nella descrizione che ne scaturisce del nostro territorio, debole e rassegnato, con il cappello in mano, prono e pronto ad elemosinare le briciole che cadono dal piatto di qualsiasi proposta industriale. Diciamolo chiaramente, l’unico “beneficio” che ENEL può portare sul territorio è quello del lavoro ma è tristemente sotto gli occhi di tutti come nel corso dei decenni, i posti di lavoro sono stati drasticamente ridotti (e con la riconversione a gas ne perderemo addirittura un ulteriore 90% degli attuali) e gli appalti per i servizi di manutenzione sono ormai al limite del pareggio per le aziende che li effettuano. La riconversione a turbogas (anacronistica) appare quasi come una foglia di fico in un momento in cui occorre rilanciare proposte di sviluppo innovativo ed avere il coraggio di realizzare quei progetti che guardano al futuro e che sono al centro di tutto l’asse finanziario dei fondi Next Generation EU. Riteniamo che le strade da percorrere siano altre e ci batteremo in tutte le sedi competenti e nelle strade e nelle piazze della città per ribadire il nostro deciso NO alla riconversione a turbogas della centrale di Torre Valdaliga Nord. Una cosa è certa, se per ENEL il futuro energetico di Civitavecchia è il gas, per Civitavecchia il futuro sarà senza gli impianti di ENEL con buona pace del gruppo Consiliare della Lega. Appalti, lavoro, investimenti e salvaguardia ambientale nasceranno copiosi dalla realizzazione del progetto di bonifica del sito che ENEL sarà obbligata ad effettuare dopo lo spegnimento definitivo della centrale di Torre Valdaliga Nord. Nuove opportunità sia per lo sviluppo portuale (con la possibilità di utilizzare nuove banchine) che per quello turistico – archeologico ed ambientale, valorizzando un patrimonio, quello della Frasca, che non ha eguali sul territorio. La nostra comunità, se ENEL farà le valigie, ha tutto da guadagnare, perché per oltre 60 anni, con il ricatto occupazionale hanno guadagnato altri, pochi e lontano da questo territorio. E’ ora di dire basta, ad ENEL, a tutti quelli che pensano che Civitavecchia debba vivere di elemosine ed a quei politici che sanno fare solo questo: elemosinare”. Lo dichiara Patrizio Scilipoti, consigliere comunale del Pd.
Scilipoti contro la Lega: “Non abbiamo bisogno dell’elemosina dell’Enel”
"La gravità delle affermazioni del leghisti locali risiede nella descrizione che ne scaturisce del nostro territorio, debole e rassegnato, con il cappello in mano"