Alcune riflessioni post voto nazionale, per il locale aspettiamo il 9 giugno…
Lega: Salvini al 34%. Sorpresona? Per me assolutamente no. Lo scrissi qualche mese fa. E’ bravo politicamente, scaltro come nessun’altro dal punto di vista della comunicazione. Almeno per ora non ha fatto errori, al contrario dei Renzi, dei Di Maio, ecc. E poi, come non ricordare il sostegno tafazziano dei sinistrorsi, i veri trascinatori del Carroccio. Ogni volta che in Tv parla un Parenzo o un Fazio, un italiano si avvicina alla Lega. Ogni volta che un Saviano scrive o una Gruber apre bocca, ecco che i sondaggi danno Salvini in orbita. Mussolini, Hitler, il Terzo Reich, l’uomo nero, l’invasione delle cavalette, meteoriti in arrivo sul pianeta Terra…quanto boiate ho sentito! Dopo 20 anni di Berlusconi “i compagni” lavorano in modo certosino ad un altro ventennio di soddisfazioni. Auguri.
Pd: Zingaretti, che non è stupido, ha capito. Ha fatto una campagna pacata, come è nel suo stile, evitando di spararla grossa e provando a ricompattare tutto il ricompattabile. Non ha la comunicativa di Renzi, ma nemmeno la sua spocchia. Porta a casa un risultato che gli consente di poter dire: “siamo vivi, almeno per ora”. Ed è già qualcosa con quello che passava il convento. Ma l’orizzonte politico, con il campo a sinistra quasi completamente prosciugato, non mi sembra molto promettente.
M5stelle: Un cappotto forse più fragoroso e inaspettato di quello già drammatico del Pd renziano. Il Movimento paga l’assenza di basi politiche, di una classe dirigente da io speriamo che me la cavo. Se poi ti prendi i dicasteri più rognosi, è normale che governando ti logori. Inoltre la storia dell’onestà non fa più breccia perché se uno che non sa fare una O con un bicchiere lo mandi a fare il deputato grazie a 100 click (e a beccare 10 mila euro al mese…) non è che sei proprio migliore di quelli che c’erano prima.