Rugby, Ambrogio Bona nuovo head coach del Crc

La società biancorossa ha deciso di nominare un nuovo allenatore. Bona ha un curriculum importante e di competenza ma soprattutto da leggenda nel regno del rugby

Cambio della guida tecnica al Civitavecchia Rugby. La società biancorossa ha deciso di nominare un nuovo head coach: si tratta di Ambrogio Bona, nome che porta con sé un curriculum importante e di competenza ma soprattutto da leggenda nel regno del rugby. Il nuovo allenatore del Crc sostituirà Mauro Tronca. La dirigenza del Rugby Civitavecchia si è assunta l’onere di decidere chi dovrà essere al timone, quindi di scegliere chi dirigerà la rotta tecnico-tattica del team biancorosso e ha puntato forte su Bona. Nato a Monza nel 1951 per poi trasferirsi in Sud Africa con la famiglia, dove ha iniziato a giocare con la palla ovale per poi rientrare in Italia all’età di venti anni. Inizia la carriera nel bel paese, come giocatore, nelle fila dell’Amatori Milano, per poi proseguire nel Cus Roma, Esercito, Rugby Roma, poi per lui si apre la parentesi francese con Montferrand, Auch e Bagnères e infine chiude nell’Amatori Catania, prestigiosa società che però proprio lo scorso anno ha rinunciato alla serie A. Considerato tra i migliori piloni d’Italia, Bona ha indossato per 50 volte la maglia della Nazionale di cui 18 da capitano ed è poi passato alla carriera nel grande rugby come allenatore prima nella S.S. Lazio e poi nel Rugby Roma dove è stato anche presidente. Nel 2014 a Bona è stato affidato il compito di consulente per la mischia presso il gruppo tecnico del Comitato Nazionale Arbitri per proseguire nel settembre del 2016 come responsabile degli arbitri italiani. Quanto ci sarà all’interno di una sconfitta o di una vittoria da parte dell’head coach Ambrogio Bona? A rigor di logica moltissimo, per esempio all’incidenza reale della sua mano sul risultato ma poi dipende da moltissimi altri fattori tra i quali i giocatori, quanto hanno corso, quanti passaggi hanno sbagliato, l’esatto numero di azioni riuscite e in quali zone del campo la squadra abbia maggiormente stazionato. Un tecnico durante la gara ha il dovere di intervenire per correggere scelte inadeguate e strategie errate e questa è certamente la parte più difficile. La nuova guida tecnica del Crc dovrà costituire un centro attorno al quale il gruppo formi la sua unità e la sua coesione, rappresentare un ideale e un modello, liberare gli altri dalla necessità di prendere decisioni che possano rappresentare un peso, addossarsi le funzioni esecutive per realizzare gli obiettivi del gruppo, rappresentare il gruppo e difenderne gli interessi ed il prestigio nei rapporti con l’esterno e salvaguardare le relazioni interpersonali dei membri.