Il voto sulla piattaforma Rousseau ha dato un segnale chiaro, si va verso una sinergia fra il Movimento 5 stelle e il Pd anche nei contesti locali, dapprima nelle Regioni. Si parte dall’Umbria ma le trasformazioni e le metamorfosi politiche dei pentastellati possono far pensare a scenari inimmaginabili fino a qualche settimana fa. Così, visto che in politica è davvero tutto possibile, osservando quello che sta accadendo in questi giorni (un Governo con due forze politiche insieme ma che se ne dicevano di tutti i colori fino all’altro ieri…) ci si chiede se anche nel comprensorio, per opporsi ad un centrodestra estremamente competitivo, vedremo dalla stessa parte Tidei e Cozzolino, Carluccio e Lucernoni, Giannini e D’Antò, Fortunato e Di Gennaro. I singoli, tranne qualche sporadica eccezione, negavano l’eventualità fino a qualche settimana fa. Dunque si tratta di fantapolitica? Mica tanto. Alzi la mano chi, soltanto un mese fa, poteva pensare che Di Maio e Renzi potessero fare squadra, o che Grillo e Zingaretti fossero d’accordo nel creare un esecutivo “giallorosso”. Chi vivrà vedrà, intanto le vie della politica si confermano infinite.
Rousseau apre al duo 5Stelle-Pd nel locale. L'”inimmaginabile” anche qui?
Ci si chiede se anche nel comprensorio, per opporsi ad un centrodestra estremamente competitivo, vedremo dalla stessa parte Tidei e Cozzolino, Carluccio e Lucernoni, Giannini e D'Antò. Fantapolitica? Mica tanto. Alzi la mano chi, soltanto un mese fa, poteva pensare che Di Maio e Renzi potessero fare squadra, o che Grillo e Zingaretti fossero d'accordo nel creare un esecutivo "giallorosso"