Rifiuti, Tidei (Pd): “No al termovalorizzatore Tarquinia, lo dice anche il Piano Rifiuti Roma”

Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei. "Il problema dello smaltimento dei rifiuti va risolto in altro modo, seguendo cioè la logica del Piano rifiuti predisposto dalla Regione Lazio". Si registrano anche gli interventi del circolo locale del Pd, del membro del direttivo provinciale Crisostomi e di Fare Verde

“Il progetto per la realizzazione di un termovalorizzatore a Tarquinia è inaccettabile: va respinto senzaesitazioni e mi auguro che tutto il territorio esprima un parere univoco in tal senso, come quello già anticipato dal sindaco Giulivi. Bene ha fatto il primo cittadino di Tarquinia a lanciare un appello per esprimere la contrarietà al progetto: tutte le forze politiche e i rappresentanti istituzionali del territorio sono chiamati ad agire fattivamente perimpedire che si proceda seguendo una logica superata, figlia di un altro tempo, che fa maleall’ambiente e ai cittadini e espressamente contraria al Piano Rifiuti approvato venerdì scorso dalla Giunta Regionale”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Pd). “Il problema dello smaltimento dei rifiuti va risolto in altro modo, seguendo cioè la logica del Piano rifiuti predisposto dalla Regione Lazio: non servonodi certo impianti mostruosi per bruciare indifferenziato ma raccolta differenziata, riciclo e una chiusura del ciclo coerente con il principio di autosufficienza dei territori”, prosegue. “Per Tarquinia, invece, si parla di un unico impianto dalle dimensioni enormi, capace di bruciare oltre 480mila tonnellate di indifferenziato: perché tornare indietro, perché seguire una visione superata, basata sull’indifferenziato? Non ci sono ragioni in grado di giustificare questa retromarcia. Va invece seguito quanto previsto dalPiano rifiuti approvato venerdì: li c’è scritto chiaramente che il Lazio non necessita di altri termovalorizzatori e pertanto la questione è chiusa. Questo territorio ha già pagato un tributo ambientale enorme: un termovalorizzatore sarebbe il colpo di grazia. Sarebbe davvero troppo”, conclude Tidei. Sul tema interviene anche il Pd di Civitavecchia. “Rispetto la richiesta fatta dalla A2A energia spa, riguardo la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione sul nostro territorio, il Segretario del Partito Democratico di Civitavecchia, data l’importanza del tema, ha ritenuto di doversi recare immediatamente presso l’assessorato regionale competente per reperire informazioni precise ed esprimere, a nome del partito, la netta contrarietà all’impianto. Registriamo, a tal proposito, più che soddisfacente la risposta della Regione la quale, non potendo
comunque esimersi dalla valutazione del progetto, ha sottolineato come il piano di rifiuti regionale escluda categoricamente ogni qualsivoglia impianto di termovalorizzazione, rendendo dunque evidente l’esito della futura valutazione. Nel ribadire quindi che la salvaguardia dell’ambiente del nostro territorio è una priorità assoluta, ci chiediamo altresì come curiosamente la richiesta della Spa sia stata resa nota solo ora pur avendo, quest’ultima, avuto contatti con i proprietari del terreno sicuramente in tempi non recenti visto l’avanzato iter procedurale”. Si registra anche la presa di posizione del membro del direttivo provinciale dem Jenny Crisostomi: “Non possiamo non unirci al NO al termovalorizzatore già espresso a gran voce dal Sindaco Alessandro Giulivi. La logica deve essere quella prevista dal Piano dei Rifiuti attualmente in discussione alla Regione Lazio: piccoli ambiti territoriali, in cui la gestione del ciclo deve essere ispirata al principio della raccolta differenziata, del riciclo e con una chiusura del ciclo coerente con il principio di autosufficienza dei territori. Il nostro territorio ha già pagato un prezzo molto alto, in termini di consumo delle risorse naturali.​ Nessun altra struttura, soprattutto di quelle dimensioni, può essere accettata”. Infine anche di Fare Verde e Forum Ambientalista: “Non vogliamo che Tarquinia diventi la pattumiera di Roma – dichiara Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – l’inceneritore che vogliono costruire nella zona industriale della nostra città attirerà i rifiuti della Capitale, dove la raccolta differenziata è fallimentare. Siamo contrari e ci batteremo in tutte le sedi per evitare questo scellerato progetto. Il nostro territorio per decenni ha subito le emissioni inquinanti della centrale di Montalto di Castro e continua a essere investito dai fumi che escono dalla centrale di Civitavecchia”. “Vogliamo auspicare che, almeno in questo caso, l’intero territorio si unisca per contrastare questa sciagurata ipotesi che finirebbe di avvelenare definitivamente la nostra terra – dichiarano quelli di Forum Ambientalista -. Ci aspettiamo che Sindaci, Consiglieri Comunali, forze politiche e sociali scendano in campo in difesa della salute della popolazione amministrata, ponendosi a guida del doveroso contrasto a questo scempio. Un appello particolare vogliamo indirizzarlo ai Consiglieri Regionali Tidei, De Paolis, Porrello e Blasi affinchè, almeno in questo caso, visto il ruolo fondamentale della Regione Lazio nei procedimenti autorizzativi, si pongano realmente quale argine a questa vera e propria tragedia. Non ci accontenteremo di semplici comunicati”.