Grande successo per “Regalo di Natale”, di Pupi Avati, adattamento teatrale di Sergio Pierattini. Uno spettacolo andato in scena nel weekend al Teatro Traiano per la stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Civitavecchia e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio. La trama è nota per cinefili e, più nello specifico, per gli appassionati delle pellicole mirabilmente guidate dal regista bolognese. Cotugno riadatta l’opera guardando al film uscito nel 1986 (vincitore l’anno seguente del David di Donatello), che vede come protagonisti Diego Abatantuono, Carlo Delle Piane, Gianni Cavina, Alessandro Haber e George Eastman. Banco di prova difficile sia per la regia che per gli attori che hanno impersonificato i personaggi del film, Gigio Alberti, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Pierluigi Corallo, ma superato a pieni voti, come certificato anche dagli applausi convinti del pubblico civitavecchiese. Rispetto alla pellicola cinematografica lo spettacolo teatrale di Cotugno ha viaggiato spedito su due binari abbastanza distinti: una prima parte molto leggera, funzionale ad introdurre gradualmente tutti i protagonisti dello spettacolo e a strappare svariate risate al pubblico grazie soprattutto alla verve comica di Giovanni Esposito, che interpretava Lele, critico d’arte e grande amico di Stefano, titolare di una palestra e Franco, imprenditore di successo e proprietario di un cinema nel centro di Milano. La traiettoria della storia cambia nella seconda parte, quando guadagnano la scena Ugo, il quarto amico del gruppo, ma da anni con dei conti in sospeso proprio con Franco e l’avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Un epilogo decisamente drammatico, sulla falsa riga del film, che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico del Traiano fino all’ultima battuta. Una partita che, all’alba della storia, sembrava soltanto un’occasione per ritrovarsi dopo anni di lontananza, si trasforma in un bilancio della propria vita, fra delusioni, rivincite, vecchi rancori, inganni e tradimenti mai digeriti. Una rielaborazione più che convincente di uno dei film di maggiore successo di Avati.
“Regalo di Natale” al Teatro Traiano: al tavolo da poker vince la rielaborazione del celebre film di Pupi Avati
Una partita che, all'alba della storia, sembrava soltanto un'occasione per ritrovarsi dopo anni di lontananza, si trasforma in un modo per fare un bilancio della propria vita, fra delusioni, rivincite, vecchi rancori, inganni e tradimenti mai digeriti