Il consiglio comunale non si è acceso solo su Csp. All’alba dell’assise si è parlato, e a lungo del caso legato al consigliere comunale subjudice Alessandro D’Amico. Il leghista ha una causa pendente con il Comune e rientra nei parametri dell’incompatibilità. Così ha deciso di cancellare la controversia e ridare indietro i soldi incassati dopo la favorevole sentenza della Corte d’Appello, si parla di circa 20 mila euro. “Stare fra i banchi della maggioranza a rappresentare i tanti cittadini che mi hanno votato non ha prezzo”, ha dichiarato il salviniano. Ma in maggioranza qualcuno ha storto il naso.

Attig sul pezzo. “Ci sono dei dubbi sui prossimi atti da approvare oltre che sulla rateizzazione della somma – ha dichiarato il consigliere comunale de “La Svolta” Fabiana Attig – esistono delle sentenze della Cassazione che devono farci riflettere sul caso specifico”. Qualche sguardo in cagnesco fra i due, ma anche la richiesta di sospensione chiesta da un po’ tutti, tranne che dalla Lega. Prime crepe nella squadra di centrodestra? Non proprio perchè dopo la sospensione è tornato il sereno e D’Amico adesso avrà dieci giorni di tempo per sanare la sua posizione e sborsare 20 mila euro per “guadagnarsi” uno scranno in aula Pucci.