Porto, Camilli (Unindustria): “Civitavecchia in rete Core è un’occasione da non perdere”

"Si tratta di un passaggio fondamentale che porterebbe Civitavecchia tra gli scali più importanti del continente", afferma Angelo Camilli Presidente di Unindustria. "Lo scalo di Civitavecchia ha tutte la caratteristiche per entrare nella Rete europea dei porti Core”, commenta invece Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia. Sul tema interviene anche Marietta Tidei

“In queste ore a Bruxelles si decide su un elemento determinante per lo sviluppo del nostro territorio: il riconoscimento di Civitavecchia come porto Core da parte dell’Unione Europea. Si tratta di un passaggio fondamentale che porterebbe Civitavecchia tra gli scali più importanti del continente, aprendo una serie di opportunità, prima fra tutte la possibilità di accedere a specifici fondi europei, con positive ricadute non solo per l’economia del territorio, ma per l’intero Paese”. Lo dichiara Angelo Camilli Presidente di Unindustria. “Unindustria, sin dall’apertura della propria sede a Civitavecchia, ha dedicato un’attenzione particolare ai temi della Blue Economy tanto è vero che anche nel nostro Manifesto presentato ai candidati Sindaci di Roma dall’eloquente titolo “Roma oltre Roma” abbiamo messo tra le priorità lo sviluppo delle grandi porte di accesso internazionali come l’aeroporto di Fiumicino da una parte e il porto di Civitavecchia dall’altra. Infrastruttura quella di Civitavecchia che peraltro, continua ad essere assoluta protagonista in Italia, con il record di crocieristi (secondo scalo in Europa), con il maggior numero di navi in sosta e con aumento significativo anche del traffico merci”. “Il settore della portualità in un Paese come l’Italia deve essere centrale per lo sviluppo dell’intera economia. L’obiettivo come sistema regionale e nazionale non può che essere quello di rimanere coesi e sviluppare una politica industriale per l’Economia del mare, che è arrivata a produrre oltre 45 miliardi di valore aggiunto, pari a circa il 3% del totale dell’economia italiana: come Sistema delle imprese, perciò, auspichiamo fortemente l’inserimento di Civitavecchia nella rete Core. Questo obiettivo, insieme al potenziamento delle infrastrutture, innanzitutto la Orte – Civitavecchia e alla Zls, è stata sempre al centro della progettualità del sistema delle imprese del Lazio e raggiungerlo sarebbe fondamentale per far crescere l’attrattività e la competitività non solo della Regione Lazio ma di tutto il Paese”.

Il presidente di Civitavecchia. “Siamo di fronte ad un’occasione storica che non possiamo fallire, aspettiamo questa decisione da oltre un decennio: lo scalo di Civitavecchia ha tutte la caratteristiche per entrare nella Rete europea dei porti Core”. Lo dichiara Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia. “Unindustria, come ha ribadito anche oggi il Presidente Angelo Camilli, è attiva a tutti i livelli per ottenere questo importantissimo risultato, che sarebbe senza dubbio un’opportunità di riscatto per Civitavecchia. Si tratta di una scelta fondamentale per la crescita e lo sviluppo di tutta l’economia, con una ricaduta molto positiva per le infrastrutture: abbiamo assoluto bisogno di raggiungere questo traguardo, dopo che negli anni scorsi si sono perse tantissime occasioni che hanno decisamente indebolito un territorio così ricco di possibilità”. “Non possiamo essere considerati come uno scalo di importanza minore rispetto ad altri porti italiani ed europei perché nei fatti così non è: ricordo, ad esempio, che siamo il secondo porto europeo per numero di crocieristi. Bisogna tenere conto di questi aspetti. A mio avviso, però, c’è un rischio ancora maggiore: quello di intraprendere una parabola discendente da cui sarebbe difficile risalire visto che, senza riconoscimento Core, perlomeno fino al 2027 non si avrebbe accesso a specifici fondi destinati a tale tipo di porti. Spero, ma ne sono certo, che in sede di valutazione tutto ciò venga valutato con la massima attenzione”.

Italia Viva. “Giusto sostenere la battaglia per il riconoscimento  di Civitavecchia come porto Core da parte dell’Unione europea. Lo scalo ha tutte le carte in regole per fare parte della rete del Trans European Network of Transport dato che ha una posizione strategica e può essere pienamente considerato come un nodo urbano di Roma. Mi auguro quindi che la Commissione europea valuti positivamente la richiesta avanzata dal Governo perché il riconoscimento si tradurrebbe nella possibilità di accedere a fondi europei speciali, che a loro volta potranno essere investiti per lo sviluppo del territorio. Proprio in queste ore serve lo sforzo di tutti gli attori istituzionali per raggiungere questo risultato. Bisogna rafforzare la dimensione strategica di Civitavecchia a livello economico puntando  sul riconoscimento del porto come scalo Core, ma anche sullo sviluppo della Blue economy. La Regione Lazio è impegnata in prima linea su questo fronte: il mare deve essere messo sempre più al centro di azioni di sviluppo sostenibili: è su questa strada che dobbiamo impiegare ogni sforzo possibile”. Lo dichiara, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva).