Porto, Attig: “Di Majo sta affossando lo scalo”

"E trova anche i soldi per nominare un nuovo consulente"

“La gestione dell’emergenza da parte dell’Adsp lascia assolutamente interdetti. In attesa di un segnale rispetto alla richiesta di un “Decreto Civitavecchia” per tutto il sistema portuale da avanzare al Mit come proposto dal vice sindaco Massimiliano Grasso, l’Adsp non è riuscita nemmeno a definire i servizi essenziali da far svolgere alla sua concessionaria Port Mobility. Limitarsi a garantire 200.000 euro mensili, senza alcuna pianificazione, a una società che solo di stipendi per 130 persone ne spende molti di più, significa farla saltare, e con essa i suoi fornitori e le famiglie che ci lavorano. L’unico risultato ottenuto dall’Adsp con la sua inerzia è stato quello di avere da lunedì tutto il personale in cassa integrazione a zero ore e il porto senza la garanzia dei servizi minimi per le poche banchine oggi operative. Come se non bastasse, in questa fase in cui il presidente Di Majo continua a parlare solo di tagli, è paradossale che spunti invece un nuovo consulente accanto alla segreteria generale Macii e al responsabile del procedimento, addirittura nella persona di quello Iacopo Signorile che fino a poco tempo fa da alcuni era indicato come in procinto di prendere il posto della stessa Macii in caso di sua destituzione o dimissioni dall’incarico. Che bisogno c’è oggi di sostenere nuovi costi per un supporto al Rup? E come può essere un collaboratore diretto ai procedimenti dell’Adsp  una figura che risulta impegnata sul fronte imprenditoriale in altro scalo in un settore in concorrenza con il porto di Civitavecchia come l’agroalimentare? È necessario che da Molo Vespucci arrivino subito risposte concrete per evitare che questa emergenza diventi una Caporetto per tutto il porto, che sarebbe destinata inevitabilmente ad estendersi alla città e al territorio”, lo dichiara Fabiana Attig, capogruppo Lista Grasso-La Svolta.