Port Mobility in crisi, Azzopardi: “Con Di Majo zero dialogo. Sono esasperato”

L'amministratore delegato di Port Mobility Edgardo Azzopardi ha lanciato l'allarme oggi in conferenza stampa, presso la sede della Spa. Un Azzopardi che ha fatto un intervento ad ampio spettro

Due decreti, l’85 e il 79, un’incertezza cronica nel pianificare il futuro e il segnale poco incoraggiante degli stipendi che arrivano in ritardo. L’amministratore delegato di Port Mobility Edgardo Azzopardi ha lanciato l’allarme oggi in conferenza stampa, presso la sede della Spa. Un Azzopardi che ha fatto un intervento ad ampio spettro sulla situazione precaria che affligge l’azienda, dovuta soprattutto al mancato dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale e nello specifico con il presidente Francesco Maria Di Majo, in questi giorni, così delicati, fuori città. Durante il meeting sono stati portati all’attenzione dei giornalisti e dei sindacati presenti (hanno partecipato anche il vice sindaco e delegato al Porto, Massimiliano Grasso, i consiglieri comunali Raffaele Cacciapuoti, Elisa Pepe, Fabiana Attig e Daniele Perello) i due documenti di cui si accennava sopra: “Che ci mettono in una condizione di provvisorietà assoluta – spiega il numero uno della società -. Come fai a pianificare su una distanza di soli sei mesi? Debbo dire che il silenzio dell’Adsp è assordante, eccezion fatta per il Rup Pintavalle. E’ la prima volta che lo stipendio, in questo caso di febbraio, viene elargito nel mese successivo, a questo punto, ai primi di marzo. Parliamo di 140 dipendenti di Civitavecchia e dintorni. Noi avevamo chiesto un piano triennale, invece continuiamo ad andare avanti con un volo cieco. A tutto questo si aggiunge l’emergenza del coronavirus: se il traffico crocieristico calerà come ci adegueremo? Esiste un piano B? A me non è dato sapere, perchè i vertici con il sottoscritto non parlano. Motivo? Ufficialmente perchè, dicono loro, c’è un indagine in corso, che riguarda tutt’altre cose, e quindi non possiamo confrontarci. Forse non mi stimano perchè avevo un ottimo rapporto con Monti e Ievolella, non lo so. Ma a questo punto sono esasperato”. Azzopardi ha parlato anche della questione navettamento: “Mensurati? Disse che mi avrebbe attaccato per vedere esaudite le sue richieste all’epoca di Monti. Cosa che poi ovviamente non è accaduta. Costa e Pullman Tour? Non ci pagano da anni, così siamo costretti a fare dei decreti ingiuntivi. Non sono qui a chiedere le dimissioni di Di Majo e della Macii ma se l’Authority vuole revocare le concessioni a Port Mobility e mandare via Azzopardi rivendicherò quanto dovuto nelle sedi opportune”. Azzopardi ha chiesto una sponda al Comune nell’interlocuzione con l’Adsp: “Noi ci saremo, sostituendoci in questo caso anche all’ente marittimo – ha detto Grasso – ma anche i sindacati devono fare la loro parte”. Per vedere la conferenza stampa integrale clicca sul link. https://www.facebook.com/bignotizie/videos/193426831723725/