Petrelli “interroga” Tedesco sull’idrico: “Chiedere indennizzo economico a compensazione dei disagi”

"Lo stabilisce la Carte dei servizi. Registrati disagi anche alla Stazione ferroviaria"

Vittorio Petrelli interroga il sindaco Ernesto Tedesco sui disagi idrici. Interrogazione urgente da parte del consigliere comunale civico al primo cittadino. Un’azione determinata anche dall’ennesimo disservizio idrico che stavolta avrebbe interessato la Stazione ferroviaria per un tempo che è andato oltre  le 72 ore. “Questo disservizio, seppure sia imputabile ad un altro gestore, si aggiunge ad un lungo elenco che ha visto e vede interessare anche in quest’estate numerose zone della città, a partire da giugno, e l’entità di questi disservizi sono tali che anche Lei ha riconosciuto, nonostante appena eletto, condizioni per promuovere un incontro urgente con i vertici del servizio che, a quanto pare non ha sortito gli effetti sperati e dovuti. Il servizio è ormai operativo dal 03 aprile 2018 e certe anomalie non possono essere più tollerate. Quando il confronto ed il dialogo non produce effetti positivi allora bisogna passare ad un’altra azione: la normativa vigente prevede la facoltà di avvalersi del rimborso per il mancato servizio erogato. La Carta dei Servizi Integrati di gestione, allegata alla Convenzione di Gestione, stabilisce a pag. 31 , in caso di mancato rispetto degli standard di qualità del servizio erogato, quale appunto la mancata erogazione del servizio senza alcuna motivazione, un indennizzo economico a compensazione del disagio provocato in proporzione dei tempi. Tenuto conto che questa possibilità non è adeguatamente pubblicizzata, tant’è che la stessa Carta dei Servizi, non è reperibile sul sito dell’ACEA ATO2, né è facilmente praticabile per l’utenza perché si usa un linguaggio molto tecnico ed ostico alle persone comuni  – allegato 1 – (  a differenza del gestore di Milano, MMSpa, la cui Carta dei servizi si distingue per la massima pubblicità e per la semplicità di comunicazione – allegato 2) sarebbe auspicabile che il Comune agevoli e renda facilmente attuabile per i numerosi utenti che lamentano tali disservizi questa facoltà. Basterebbe rendere questa pratica diffusa, con l’ausilio degli Uffici comunali,  in modo tale che possa divenire un adeguato strumento di pressione perchè l’azienda erogatrice del servizio metta in campo le necessarie attenzioni e risorse economiche nonchè  quelle tecniche”.