Arriva all’aula Pucci una mozione già proposta durante la passata legislatura dal consigliere del Gruppo Misto Daniele Perello e dal vicesindaco Massimiliano Grasso (ex consiglieri de La Svolta) ma che per tempistiche avverse non riuscirono a portarla in consiglio. Si tratta dell’adozione da parte del comune del registro di bigenitorialità. “Il principio di bigenitorialità – spiega il consigliere Perello – è il principio etico in base al quale un bambino ha diritto a mantenere un rapporto con entrambi i genitori anche nel caso in cui questi siano separati o divorziati, purché ovviamente non ci siano impedimenti che giustifichino l’allontanamento di un genitore dal proprio figlio. Secondo la legge, più precisamente l’Art. 337 ter de Codice Civile, “Il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”. Seguendo queste linee guida e l’esempio di tanti comuni e realtà nel mondo, è stato deciso quindi di proporre l’istituzione del registro in questione. In primis vi sono i bambini e la loro tutela – commenta Perello – È un atto di civiltà che aiuta i figli di genitori separati a vivere in maniera più serena, per quanto sia possibile, un momento di vita talvolta traumatico. Altresì da l’opportunità ai genitori di avvalersi di strumenti e facilitazioni che possono essere utili a mitigare le relazioni di coloro che scelgono di lasciarsi. L’impegno che vi è da parte di questi nei confronti dei propri figli infatti non può e non deve essere influenzato da un’ipotetica separazione. Con l’istituzione del registro comunale della bigenitorialità l’amministrazione intende applicare i principi previsti dalle normative nazionali ed internazionali sottolineando, in modo particolare, che i genitori hanno il dovere di educare e prendersi cura dei proprio figli in egual misura ed hanno inoltre il diritto di conoscere e partecipare a tutte le vicende che interessino la vita e l’educazione dei figli. Come evidenziato dalla mozione, l’iscrizione al registro non ha rilevanza ai fini anagrafici. Questo consentirebbe invece alle diverse istituzioni che si occupano dei minori di conoscere il domicilio di entrambi i genitori, con la possibilità di legarvici anche quello dei minori, rendendoli così partecipi delle comunicazioni che riguardano i figli. È un piccolo passo ma che senz’altro potrà aiutare tanto i bambini quanto i genitori separati, con il fine di migliorare le comunicazioni e renderle più efficienti. Bisogna guardare dove va il mondo ed oggi le separazioni ed i divorzi sono all’ordine del giorno. Questo è innegabile. Pertanto bisogna adeguarsi a quella che è la realtà, cercando di tutelare e mettere al primo posto i bambini, l’equità e l’uguaglianza” conclude Perello.
Perello: “Presentata la richiesta per l’istituzione del registro di bigenitorialità”
"In primis vi sono i bambini e la loro tutela - commenta Perello - È un atto che aiuta i figli di genitori separati a vivere in maniera più serena, per quanto sia possibile, un momento di vita talvolta traumatico. Altresì da l’opportunità ai genitori di avvalersi di strumenti e facilitazioni che possono essere utili a mitigare le relazioni di coloro che scelgono di lasciarsi"