Dopo le dichiarazioni dell’assessore al ciclo rifiuti della Regione Massimiliano Valeriani, sono arrivate quelle del collega allo sviluppo economico, Paolo Orneli, che oggi ha riposto all’interrogazione del consigliere regionale del Gruppo Misto Francesca De Vito durante il consiglio regionale sul biodigestore da realizzarsi in zona industriale. “Le quantità di rifiuti sono calibrate sulle necessità dell’ATO e per tanto compatibili”, è una delle dichiarazioni che pesa maggiormente perché di fatto fa capire qual’è il punto che fa la differenza, quello legato agli ambiti territoriali. Civitavecchia secondo il Piano rifiuti approvato dalla maggioranza, non è considerata nel suo specifico di 50 mila e rotti abitanti, ma nell’ATO complessivo. Ritenuti non vincolanti o troppo generici gli altri pareri contrari, di Comune, Asl e Sovrintendenza. L’unica ad intervenire è stata la stessa De Vito: “Tutte le indicazioni fornite dal territorio non sono state prese in considerazione a dimostrare che l’ autonomia territoriale era una imposizione esclusiva destinata a Virginia Raggi, allora Sindaca della Capitale . Oggi la Giunta regionale nasconde dietro la creazione dell’ATO della Città Metropolitana un messaggio nemmeno troppo subliminale ai sindaci dei 121 comuni che la compongono, dicendo chiaramente che il problema del conferimento dei rifiuti di 3 milioni di romani, li riguarderà tutti più da vicino”. Dopo questa ennesima presa di posizione della Pisana, i tre consiglieri regionali del territorio resteranno ancora attaccati alle cadreghe della maggioranza? Soprattutto gli ambientalisti Porrello e De Paolis?
Per la Regione il biodigestore è cosa fatta. Porrello e De Paolis resteranno ancora con Zingaretti?
Ritenuti non vincolanti o troppo generici gli altri pareri contrari, di Comune, Asl e Sovrintendenza