Germano Ferri si è dimesso dalla segreteria del Pd. Un chiaro segno di difficoltà di un partito in crisi da troppo tempo. Ecco le motivazioni del giovane medico. “Per motivazioni lavorative non sono in grado di garantire al Partito quell’impegno necessario e richiesto per un ruolo tanto importante quale quello che ricopro. Anche se, con la richiesta del passo di lato fattami mesi fa e con la costituzione di una commissione di garanzia per la gestione del Partito sotto elezioni, il mio ruolo era diventato più di forma che di sostanza. E’ necessario costruire fin da ora una nuova classe dirigente che possa convincere la città in futuro, un gruppo che dia un taglio con il passato e una comunità in cui i giovani siano davvero protagonisti. Se non seguiremo questa strada il Partito democratico sarà destinato ad occupare un ruolo marginale nella politica locale”. Intanto l’ex segretario Enrico Leopardo ci va pesante e si candida per tornare alla guida del partito, rappresentato dall’area Giachetti: “Metto a disposizione la mia esperienza. Con me il Partito aveva una segreteria attiva, era un gruppo sul pezzo. Ferri? Lo saluto e lo ringrazio, di certo non ha tutte le colpe. A mio avviso è stato usato da alcuni gruppi storici e poi abbandonato al suo destino. Le elezioni ci hanno detto che il centrosinistra con lo schema Zingaretti ha preso il 20%, un fallimento, e la nostra lista si è piazzata penultima fra i partiti in lizza, dietro a Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia. Se tornerò ad essere il segretario del Pd il giorno dopo chiederò le dimissioni del gruppo consiliare, in modo tale che possano entrare finalmente delle facce nuove. Basta con le vecchie logiche e la politica delle famiglie. Servono energie fresche e ragazzi con voglia e motivazioni”.
Pd in crisi, Ferri: “Ero segretario più di forma che di sostanza”. Leopardo al veleno
"E’ necessario costruire fin da ora una nuova classe dirigente che possa convincere la città in futuro, un gruppo che dia un taglio con il passato e una comunità in cui i giovani siano davvero protagonisti", afferma il segretario dimissionario. Leopardo attacca a testa bassa e si candida