Sabato e domenica di mobilitazione per la sezione del circolo democratico: obiettivo quello di proporre al Consiglio Comunale una mozione dove si impegna il Sindaco e la Giunta a rivedere le tariffe del servizio scolastico portandolo nuovamente gratuito.
Questa mattina abbiamo avvicinato il neo segretario Emanuele Scomparin, presente al banchetto, e lo abbiamo intervistato in merito a questa iniziativa per finire poi ad una serie di domande strettamente legate al partito ed alla situazione politica in cui navigano i democratici di Tarquinia.
Segretario questa è la prima iniziativa di piazza dove affrontate un tema sentito come il trasporto scolastico. Cosa é successo, quali sono le risposte dei cittadini in questi due giorni e quali azioni chiederà la segreteria politica, da lei guidata, ai due consiglieri eletti in Comune?
“Ritengo questa di oggi un’iniziativa giusta che va in favore di tutta la collettività. A gennaio l’amministrazione comunale ha voluto approvare le nuove tariffe a pagamento per il trasporto scolastico; un atto che reputo non solo inutile ma un esborso economico per le famiglie che francamente poteva essere evitato. Tarquinia è un Comune virtuoso e per la sua estensione territoriale ha la maggioranza delle famiglie concentrate fuori dal centro storico dove sono ubicati i plessi scolastici e quindi necessariamente i bambini devono essere trasportati. Il pagamento di una retta mensile è un ulteriore aggravio sull’economia e sul bilancio famigliare soprattutto in un momento così delicato dove si fanno i salti mortali per arrivare alla fine del mese. La nostra azione non finirà certamente qui ma nei prossimi giorni, per voce dei nostri consiglieri comunali Celli e Leoni presenteremo una mozione dove si impegna il Sindaco e la Giunta a rivedere le tariffe del servizio scolastico portandolo nuovamente gratuito. L’augurio è che dalla maggioranza possa arrivare un ripensamento, sarebbe un bel segnale anche in virtù della totale trasversalità delle firme raccolte in questi due giorni”.
Solo da qualche tempo è segretario della sezione PD di Tarquinia, può raccontarci questi primi mesi e le future aspettative?
“È una sfida che ho voluto raccogliere nell’ottica del cambiamento. Anche in molti comuni limitrofi come Civitavecchia, Tuscania ma anche con l’elezione della nuova segretaria provinciale Manuela Benedetti, è iniziata una fase nuova del Partito Democratico dove mi riconosco e dove voglio battermi come sto facendo per portare il mio contributo. Mi sono presentato con una proposta politica trasparente e chiara alla base del partito cittadino e con un nuovo gruppo ci siamo assunti la responsabilità di guidare questa nuova fase con obbiettivi precisi che sono la condivisione e l’ascolto, anche di chi può pensarla diversamente da me ma che comunque va rispettato per la sua diversità di pensiero”.
Chi fa parte della sua squadra?
“Veronica Zanetti, Eleonora Brunori, Fabio Perugini, Daniele Scalet, Leonardo Montini, Paciotta, Lucio Loreti, Vasco Amati, Luca Castignani , Mario Cappelletti, Mauro Valeri
Claudio Cantina, Luigi Bellucci”.
Come mai molti nomi storici del PD sono fuori da questa squadra?
“Essere dentro o fuori da un direttivo non significa far parte o non far parte di una squadra. Il direttivo non è un limite ma semplicemente un organo del partito. La squadra è tutto il partito; il segretario politico, il direttivo ma soprattutto la base degli iscritti a cui dobbiamo sempre rendere conto. Come segretario ho scelto dei collaboratori al mio fianco ma non per questo ho escluso qualcuno o messo veti ad altri. Questi anni siamo passati da una fase di commissariamento ad un triumvirato di gestione fino al nuovo tesseramento con annesso congresso. Non sono stati certamente anni facili ed è proprio per questo che sento di ringraziare chi ha tenuto in vita il partito; ora che siamo ripartiti dobbiamo lavorare uniti cerando di lavorare nell’interesse dei cittadini prima ancora dell’interesse di partito”.
Tre elementi di cui ha bisogno il PD per tornare ad essere competitivo.
“Dialogo, ascolto e stare tra la gente. Oggi in un momento di sfiducia e di diffidenza per la politica bisogna avere il coraggio di essere presenti e sostenere azioni volte alla crescita della polis”.
Quale è il rapporto attuale tra PD e Movimento Civico?
“Siamo in una fase di ritrovato dialogo. La nostra casa comune per entrambi è quella del centro sinistra. Le nostre storie e la nostra cultura politica è la stessa anche se ritengo normale avere vedute differenti su determinate questioni. Abbiamo iniziato un’azione politica congiunta sulla situazione drammatica dell’Università Agraria che continueremo a portare avanti, ma dobbiamo intraprendere congiuntamente, con i giusti modi e le giuste tempistiche, anche un’azione amministrativa di forte opposizione in Comune. Dobbiamo lavorare in questa direzione senza rimandare ancora”.