“E’ un’emozione che non riesco ad esternare. Quello che volevamo noi era che venisse riconosciuto l’omicidio volontario a tutta la famiglia. Dopo cinque anni, siamo riusciti a dimostrare quello che era palese fin dall’inizio. Se fosse stato soccorso subito Marco sarebbe ancora qui con noi. La giustizia esiste, si deve lottare tanto nella vita. Antonio Ciontoli ha chiesto perdono? Lo deve chiedere a se stesso, lui e la sua famiglia. Dopo cinque anni e quattro mesi mi chiedi perdono? Non so, forse è stata una strategia dei legali. La mia non è una sete di vendetta ma di giustizia”. Sono le parole pronunciate dalla mamma di Marco Vannini, Marina Conte subito dopo la sentenza della Corte d’Appello. “Stavolta è stato capito che un ragazzo stava soffrendo e che una famiglia intera faceva di tutto fuorchè pensare di salvarlo. Ciontoli? La solita letterina, a me il perdono non lo devi chiedere perchè c’è la sentenza fra mezz’ora. Lo dovevi chiedere subito, quando hai portato Marco in ospedale. Non è stato il colpo di pistola ad uccidere Marco, quello l’ha soltanto ferito. E’ stata la loro volontà di non soccorrerlo che ha portato alla morte di mio figlio. Per questo devono pagare, poi gli anni che gli danno per noi sono relativi, tanto Marco non ce lo ridà indietro nessuno”. Sono invece le parole del papà di Marco Vannini, Valerio.
Omicidio Vannini, mamma Marina e papà Valerio dopo la sentenza: “La giustizia esiste. Il perdono di Ciontoli? Lo chieda a se stesso”
I genitori di Marco dopo la sentenza della Corte d'Appello: "Se fosse stato soccorso subito Marco sarebbe ancora qui con noi", ha commentato Marina Conte. "Il perdono di Ciontoli? La solita letterina, a me il perdono non me lo devi chiedere perchè c'è la sentenza fra mezz'ora. Me lo dovevi chiedere subito, quando hai portato Marco in ospedale", ha invece affermato Valerio Vannini