Ci sarà appello bis per l’omicidio di Marco Vannini. E’ quanto stabilito dai giudici della prima sezione penale della Cassazione che hanno accolto la richiesta delle parti civili e del sostituto procuratore generale della Cassazione Elisabetta Ceniccola, la quale aveva chiesto di annullare con rinvio la sentenza d’appello per la famiglia Ciontoli e disporre un nuovo processo per il riconoscimento dell’omicidio volontario con dolo eventuale per la morte del ventenne, ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 mentre era a casa della fidanzata a Ladispoli. C’era anche l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta tra il pubblico presente nell’aula. I giudici in primo grado avevano condannato a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale il padre della fidanzata di Marco, Antonio Ciontoli, a tre anni per omicidio colposo la moglie, Maria Pezzillo, e i due figli, Federico e Martina. Era stata assolta dall’accusa di omissione di soccorso Viola Giorgini, fidanzata di Federico. Tre anni confermati per la Pezzillo, Federico e Martina anche dalla Corte d’assise d’appello, sentenza diversa invece per il Antonio Ciontoli: 5 anni e non più 14 e reato derubricato in omicidio colposo. Applausi in aula al momento della sentenza e soddisfazione della mamma di Marco, Marina: “Oramai non ci speravo più. Sono davvero felice”.
Omicidio Vannini, la Cassazione: “Appello bis per omicidio volontario a carico di Ciontoli”. La mamma: “Sono troppo felice”
E' quanto stabilito dai giudici della prima sezione penale della Cassazione che hanno accolto la richiesta delle parti civili e del sostituto procuratore generale della Cassazione Elisabetta Ceniccola. Applausi in aula al momento della sentenza e soddisfazione della mamma di Marco, Marina: "Oramai non ci speravo più. Sono davvero felice"