Quante coltellate e quali sono state quelle che hanno causato la morte di Cristiana Roversi. E’ quanto dovrà dire l’autopsia svolta ieri sulla salma di Cristiana Roversi, la donna di 55 anni uccisa dal figlio trentenne Valerio Marras, in carcere per quel delitto. Il sostituto procuratore Delio Spagnolo ha conferito ieri alle 9,30 l’incarico al medico legale Antonio Grande, che ha iniziato l’esame autoptico alle 12,30.
Si tratta di fatto di una formalità, dato che la causa del decesso è del tutto evidente, anche dopo quanto confessato dallo stesso trentenne in sede di interrogatorio prima e di convalida dell’arresto poi. La salma della donna dovrebbe essere stata poi dissequestrata dalla magistratura inquirente per essere rimessa a disposizione della famiglia in modo da poter far svolgere i funerali, di cui però non si conosce ancora né la data né il luogo. Si attende ancora invece l’indicazione del pm su chi sarà il consulente che dovrà eseguire la perizia psichiatrica su Valerio Marras, che dovrà stabilire la sua capacità di intendere e di volere. Perizia che dovrebbe essere svolta attraverso un incidente probatorio come indicato inizialmente dallo stesso pubblico ministero, in accordo peraltro con l’avvocato difensore Tiziano Iervolino.