Il direttivo di oggi dovrebbe certificare quello che si sta dicendo già da qualche settimana. Stefano Giannini, zingarettiano doc, sarà il nuovo segretario del Pd. Una svolta moderatamente giovane, che va nella direzione già presa dal nazionale da un po’ di tempo. L’asse Zingaretti-Astorre la fa da padrone e a livello locale, sono gli unici “totem” rimasti, Valentino Carluccio e Fabrizio Barbaranelli, a dettare la linea. Da capire quanti membri della direzione saranno presenti, ora che l’area Tidei si è autoesclusa dalle dinamiche di partito, per seguire il consigliere regionale Marietta Tidei e il suo circolo tematico Europa-Mondo. Un partito che ha perso due blocchi importanti, i tideiani appunto, ma anche Polo Democratico di Mirko Mecozzi, ma che a questo punto, con l’ingresso di Giannini a capo della segreteria, potrebbe riportare dentro qualcuno da sinistra, vedi Onda Popolare. Oggi se ne potrebbe sapere di più, soprattutto dopo le prime parole del nuovo segretario, il quale avrà un compito davvero arduo, quello di rilanciare un partito ingessato e oramai stantio.
