Nuovo progetto Enel per TVN, il coro dei no: dal M5S, al Pd fino alle associazioni

Pd e M5stelle in conferenza

Non sono mancate le reazioni alla notizia del progetto aggiudicato per riconvertire la centrale di TVN.

M5stelle. “Enel si metta l’anima in pace: a Civitavecchia niente fonti fossili” “Apprendiamo dalla stampa la nota con la quale Enel annuncia la conclusione del concorso di idee per la nuova centrale a gas. Siamo contenti che Enel decida di procedere a concorsi di idee e di coinvolgere le università locali ma l’azienda elettrica dimentica un piccolo dettaglio. La Regione Lazio ha legiferato nei giorni scorsi all’unanimità un nettissimo NO alla produzione di energia da fonti fossili sull’intero territorio regionale, fra cui ovviamente anche Civitavecchia. Enel farebbe meglio ad investire in concorsi di idee esclusivamente su energie rinnovabili e relativo indotto, accantonando definitivamente l’idea di una nuova centrale a gas a Civitavecchia e non cercando di scavalcare il volere del territorio. La società civile e la politica locale e regionale si sono dimostrati compatti e non hanno alcuna intenzione di fare passi indietro sul tema”. Lo dichiarano il gruppo consiliare M5S di Civitavecchia ed vice presidente del consiglio regionale M5S Devid Porrello.

PD. Siamo lieti che Enel promuova concorsi per la decarbonizzazione e che finalmente si allinei con la nostra idea, ovvero restituire la costa alla città ed al territorio. Siamo meno lieti quando si fa finta di non voler recepire il messaggio chiaro di un’intera Comunità, un messaggio che viene da lontano e che ha dato vita ad una legge regionale. Ci riferiamo all’obiettivo del concorso, ben accetto sino a quando parla di fonti rinnovabili, irricevibile quando cita “impianto a gas”. Comprendiamo comunque che il concorso di idee sia stato bandito prima che questa rilevante novità intervenisse, ma confidiamo che enel prenderà atto del mutamento di scenario. Vorremmo chiarire infatti che quanto è stato fatto uscire dalla porta, non può rientrare dalla finestra nemmeno con i canti migliori delle più belle sirene. Vorremmo ricordare che qualche giorno fa la Regione Lazio ha emendato una legge regionale, chiarendo che non darà alcun consenso ad impianti alimentati con combustibili fossili, gas compreso. Dunque nessun concorso di idee, con regalie al seguito, potranno cambiare lo stato dell’arte. Enel se ne faccia una ragione e proponga al territorio dei progetti esclusivamente legati alle energie rinnovabili, per le quali siamo prontissimi a ragionare insieme”.

Comitato Sole. “Pensiamo che quello proposto da Enel sia proprio il modello da non seguire. Assume tutti gli aspetti di una provocazione bella e propria il comunicato di Enel dove si illustra il nuovo modello di polo energetico per Civitavecchia, il giorno dopo del rapporto di IPCC che dice a tutto il mondo che siamo sulla strada di non ritorno per l’utilizzo sfrenato delle fonti fossili, che devono essere bandite da oggi in poi. Un comunicato infarcito di luoghi comuni, di belle parole su le rinnovabili, niente di concreto e reale, per ritornare a dire che il modello proposto per Civitavecchia è ancora una volta il turbogas, che andrebbe ad aggravare ulteriormente la disoccupazione cronica che vive la città. Arroganti, provocatori e fuorilegge. Sì, fuorilegge dopo che il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità una legge che vieta l’installazione di qualsiasi impianto di produzione a fonte fossile, quindi anche il gas metano, responsabile quanto il carbone della drammatica situazione climatica mondiale. Vanno avanti facendo finta di niente, sensibili solo ai loro lucrosi affari. E sì perchè con il vecchio PNIEC questi signori verrebbero a prendersi 33.000,00 euro a megawatt, moltiplicati per 1680, fate voi i conti. Se ne sbattono delle proposte concrete che tutto un territorio unito in tutte le sue componenti con a capo l’Assessore Lombardi della Regione Lazio hanno portato al tavolo del MITE e che sono attualmente in discussione. Ma questa volta dovranno fare i conti con un territorio unito e determinato e forte delle sue proposte. L’Offshore eolico, Porto Bene Comune, Comunità energetica, bonifica del sito di TVN dove si deve dare vita ad un Polo energetico basato solo sulle fonti rinnovabili, che è l’unico Polo che accettiamo. Invitiamo tutte le Associazioni, i Comitati, le Organizzazioni sindacali, i Partiti e tutti i cittadini a vigilare: come al solito Enel sceglie di fare un comunicato di questa natura a ridosso delle festività di Ferragosto, quando tutti sono distratti. Forse Enel ed i suoi accoliti non hanno ancora capito che questa volta non è come tutte le altre volte, questa volta non si passa, ci troveranno sulla loro strada”.

CNA. “Apprendiamo dalla stampa, della vittoria di un concorso bandito dall’Enel a luglio 2020, assegnato all’architetto Binarelli. Si parla di una progettazione che dovrebbe dar vita ad un polo di energie rinnovabili insieme ad un impianto a gas. Ora l’insistenza di Enel nell’uso di combustibili fossili, è un chiaro esempio di quanto l’ente non tiene in nessuna considerazione, un territorio che si è espresso chiaramente per voce di un consiglio comunale contro la trasformazione di Torrevaldaliga da carbone a gas. E’ imbarazzante l’ostinazione con la quale l’Enel insiste su una posizione in favore dei combustibili fossili ormai sconsigliata dai massimi esperti mondiali, è di ieri la pubblicazione del sesto rapporto dell’International Panel on Climate Change che non lascia spazio a dubbi. A tutto ciò, va aggiunta la posizione assunta dal consiglio regionale, che ha emendato una legge negando la possibilità dell’uso di combustibili fossili sul territorio. Questa città per mezzo di un consiglio comunale, appoggiato da associazioni datoriali, da sindacati e da associazioni di cittadini ha già espresso una posizione, l’Enel venga a dialogare evitando ulteriori forzature, troverà una città disponibile a ragionare sulla produzione di energie rinnovabili, che saranno un occasione per l’imprenditoria cittadina e per la relativa forza lavoro, un opportunità che guarda al domani e che qualificherebbe imprese e personale, aprendo scenari anche oltre confine perché quando si parla di rinnovabili si parla di futuro, e lo faccia soprattutto riconoscendo l’inquinamento ormai non più sostenibile che la città è stata costretta a subire in tutti questi anni di servitù”. Alessio Gismondi presidente CNA Viterbo e Civitavecchia.