Ok le emergenze, acqua, rifiuti, parcheggi a pagamento a Sant’Agostino e così via. Ma per il sindaco Ernesto Tedesco, restano all’ordine del giorno anche le beghe politiche, scelte interne che potrebbero scontentare qualcuno della sua maggioranza, ancora una volta. Venerdì scorso c’è stata una riunione per stabilire le Commissioni consiliari. Risultato? Fumata nera e meeting interrotto e rimandato, probabilmente, a questa settimana. Il motivo è presto detto, non c’è la quadra, così come accadeva nei primi giorni successivi all’insediamento per decidere gli assessori. La grana principale che ha fatto saltare il tavolo è legata a Csp, la società partecipata che fa gola a molti, con il Cda però che è ancora rappresentato dall’amministratore Francesco De Leva e dai due suoi consiglieri. Ma se Tedesco li rimuoverà (ha aperto ad un avvicendamento in consiglio comunale) scatterà il toto-nomi, con Francesco Serpa, in quota Fratelli d’Italia che ambisce alla presidenza (avendo anche rinunciato a fare da consigliere comunale). Ma è la Lega che avrebbe fatto saltare il banco perché pure il Carroccio guarda alla partecipata con grande interesse. In particolar modo il tandem formato da Raffaele Cacciapuoti ed Elisa Pepe, il quale avendo perso la “partita” per l’assessorato all’ambiente, vorrebbe proporre un suo profilo per Csp. Sullo sfondo c’è anche la Lista Tedesco, solleticata da un possibile spazio operativo all’interno dell’azienda. Ma occhio anche al caso Alessandro D’Amico, il consigliere comunale leghista tutt’ora sub-judice a causa di una controversia in corso con il Comune. Entro venerdì dovrà sborsare più di 20 mila euro e sanare il tutto, anche se questo potrebbe non bastare. Il primo dei non eletti è Stefano D’Angelo, pronto a fare ricorso. Una spina in più per il Carroccio e per il primo cittadino.
