Un successo annunciato quello di Niccolò Fabi ieri sera al Civitavecchia Summer Festival. Il cantautore romano si è esibito con due dei suoi amici storici Roberto Angelini e Pier Cortese, in un live che ha emozionato e conquistato il pubblico civitavecchiese. Uno degli eventi più attesi del cartellone estivo che non ha deluso le aspettative nonostante il contesto nuovo, anche per l’affermato Fabi, che oggi si dedica ad eventi dal pubblico ristretto ma dalle caratteristiche più intime e relazionali. “Un’immagine che credo che tutti noi ci porteremo avanti negli anni quella di questi volti protetti – rivela Fabi dal palco guardando il pubblico seduto su sedie distanziate l’una dall’altra e con i visi coperti dalle mascherine – Quando abbiamo deciso insieme di suonare quest’estate lo abbiamo fatto pensando che fosse importante cambiare il programma che avevamo in testa – facendo riferimento al tour programmato a fine anno in seguito all’uscita del suo ultimo album “Tradizione e Tradimento” – Quindi abbiamo deciso di proporvi qualcosa che probabilmente fosse il frutto di questo momento un pochino speciale”.
Fabi ha regalato un viaggio musicale in cui il pubblico ha potuto ripercorrerne la sua lunga carriera cantando, tra i vari brani presentati, “Una buona idea”, “Ecco”, “Il negozio di antiquariato”, “Costruire”, “Ostinatamente”, “Vento d’estate” ed il singolo lancio del nuovo album “Io sono l’altro”, canzone vincitrice per il 2020 del Premio Amnesty International Italia. Tra i momenti più toccanti l’omaggio al gruppo civitavecchiese Hellosocrate e allo scomparso Alessandro Dimito con la rilettura di “Le cose non si mettono bene”, brano contenuto nel disco di Fabi “Una somma di piccole cose”. “Una canzone che non ho mai cantato dal vivo per paura, per rispetto – ha confessato Niccolò – però sento che qui a Civitavecchia ha un senso speciale e credo di dover vincere questo timore sperando che qualcuno ne sia felice”.
Il talento, i testi densi di significato e carichi di emotività, i molteplici spunti di riflessione che scaturiscono dalle note e parole del cantautore romano hanno acceso Piazza della Vita. Ma a farlo anche la sensibilità e la gentilezza di un’artista immenso e coinvolgente.