New entry contro senatori, è bagarre nel Pd: “Dateci spazio”

"La Città ed il Paese ci chiedono volti ed idee nuove e a Civitavecchia non possiamo presentare nuovamente chi sarebbe alla quinto/sesto/settimo/ottavo mandato in consiglio comunale"

“C’è bisogno di una nuoca classe dirigente”. E’ l’appello di quattro esponenti/candidati al consiglio comunale del Partito democratico, nello specifico Jenny Crisostomi, Alessio Gatti, Andrea Riga e Marina Pergolesi. “Non sono solo  le nostre parole ma anche quelle di Nicola Zingaretti, che proprio per queste parole, e per l’idea che esse racchiudono, è stato eletto Segretario del PD poche settimane fa. C’è bisogno di un nuovo partito. C’è bisogno di un ricambio generazionale ovunque. Civitavecchia non può fare eccezione. Oggi il PD è ad una svolta: o cambia modo di lavorare e di presentarsi all’elettorato o è destinato molto probabilmente a soccombere.  Il PD deve avere il coraggio di investire su un nuovo “gruppo dirigente”, sostenuto e consigliato dai grandi veterani del partito. La Città ed il Paese ci chiedono volti ed idee nuove e a Civitavecchia non possiamo presentare nuovamente chi sarebbe alla quinto/sesto/settimo/ottavo mandato in consiglio comunale.  A questi compagni va tutta la nostra stima, il nostro affetto, la nostra gratitudine ma per loro, è giusto che ora si aprano prospettive più importanti e che a livello comunale si lascino crescere i più e meno giovani.  Non è possibile che si continui a soffocare un’intera classe dirigente  creando una voragine che sarà difficile colmare in pochi anni. Chiediamo questo al nostro partito: rinnovamento per un partito nuovo che si aggreghi intorno alle figure nuove ed utilizzi i compagni più esperti quali “padri nobili” per la regia e coordinamento delle grandi iniziative politiche. Nel caso contrario non vediamo prospettive di lungo periodo per il PD. Potranno esserci sui territori vittorie ed affermazioni estemporanee, determinate dalla capacità dei singoli ma, il PD sarà inesorabilmente destinato ad un ruolo di comprimario nello scacchiere politico. Il PD che vorremmo è un partito con un motore nuovo, come vuole il Segretario Zingaretti, ma con un telaio collaudato e non il contrario”.