Il costo del personale ammonta a circa il 70% dei ricavi, 13,3 milioni di euro su un totale di 19. Basta questo dato a far capire che il “cancro” della Civitavecchia Servizi Pubblici, prima delle dinamiche di gestione della raccolta rifiuti, risiede in un altro aspetto. La spesa corrente, gli stipendi di un personale che dovrebbe soddisfare almeno due aziende. Se ne è ovviamente accorto il presidente della partecipata Antonio Carbone che nel piano di risanamento inviato al Comune di Civitavecchia mette in evidenza proprio queste criticità, proponendo esuberi e trasferimenti. Fari puntati nell’igiene urbana, nel piano si parla di 26 unità applicate con funzione di responsabili, preposti e coordinatori, non impiegati su strada. Decisamente troppi, stando ai conti che si sono fatti in Csp, anche grazie all’apporto di un ingegnere ambientale, un consulente esterno. In pratica servirebbero solo 7 persone per far fronte a quel settore. Mentre gli altri 19 verrebbero applicati con ruoli operativi su strada. Auguri. Questi esuberi pesano per costano 740 mila euro all’anno. Ma il personale “di troppo” è sparpagliato anche in tutti gli altri settori. Cinque nel servizio di trasporto pubblico, tre nel servizio parcheggi e sosta, lo stesso numero nella gestione dei cimiteri e nelle Farmacie comunali, uno nel servizio di segnaletica. Il costo di tutti gli esuberi, amministrativi e non, ammonta a 1,9 milioni di euro circa, pari al 10% dei ricavi. Questa volta si andrà fino in fondo o a pagare sarà ancora una volta Pantalone?
Nel Piano di risanamento di Csp tagli ed esuberi. Ora la palla passa al Pincio
Ecco tutti le "sforbiciate" proposte dall'azienda e quanto "pesa" il personale nei vari settori