“Il sindaco e la sua maggioranza si prendano la responsabilità delle loro scelte politiche. (Con la delibera n. 50 del 27 Settembre 2016 il Consiglio Comunale approvava all’unanimità la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare circa le assunzioni obbligatorie di cui alla legge 68 del 1999. Dopo 9 mesi la scelta di assumere un Istruttore Direttivo Amministrativo – funzionario cat. D1 part time a tempo indeterminato (fisso) attingendo dalla graduatoria di un altro Comune (Ladispoli), escludendo in questo modo tutti i giovani laureati di Tolfa che magari su questa occasione potevano contare per un futuro lavorativo certo e in linea con la laurea posseduta. Questo succedeva tra il 2016 e il 2017. E chi era quel funzionario assunto dalle graduatorie di Ladispoli? Il funzionario responsabile, tra le altre cose, della Farmacia, di cui mesi fa abbiamo scoperto increduli, l’acquisto di 50.000 euro di mascherine fantasma. Lo stesso funzionario sottoposto ad una indagine della commissione disciplinare, di cui vorremmo che il sindaco ne riferisse ai cittadini l’esito. Commissione approvata dal consiglio solo dopo che un privato cittadino, si è preso l’onere di denunciare tutto alla procura della Repubblica. Quello stesso funzionario è divenuto poi responsabile di quasi tutti i settori nevralgici del nostro comune, che a seguito anche delle disposizioni giudiziarie legate ad altre vicende, ha l’obbligo di non mettere piede a Tolfa. Ora i nostri uffici e i nostri dipendenti, si trovano oberati di lavoro e con il segretario comunale che dovrà raccogliere parte della gestione dei settori lasciati scoperti dal suddetto funzionario. Con gare e appalti di servizi cruciali per la cittadinanza e per i lavoratori, in scadenza come si pensa di mandare avanti il comune nella prossima legislatura in queste condizioni? Nel momento in cui sembrerebbe che siano aperte ulteriori commissioni disciplinari e giudiziarie a suo carico, facendo prospettare un non ritorno, perlomeno in breve tempo, alle dipendenze pubbliche. Se ce ne fosse bisogno questa è l’ulteriore prova delle scelte politiche catastrofiche di una amministrazione monocratica, in cui il suo contorno amministrativo sbiadito, poco presente e per nulla propositivo, pare dovrà andare a riempire il vuoto da loro stessi prodotto, apprestandosi ad ereditare il feudo di Tolfa, con il fantasma del marito capostipite che continuerà ad aleggiare nelle stanza del futuro candidato primo cittadino”. Lo dichiara il Pd di Tolfa.
Mori assunto nel 2016 da una graduatoria di Ladispoli, il Pd di Tolfa vuole vederci chiaro
"La scelta di assumere un Istruttore Direttivo Amministrativo - funzionario cat. D1 part time a tempo indeterminato (fisso) attingendo dalla graduatoria di un altro Comune (Ladispoli), escludendo in questo modo tutti i giovani laureati di Tolfa che magari su questa occasione potevano contare per un futuro lavorativo certo e in linea con la laurea posseduta"