Mascherine e presidi sanitari, nelle farmacie vanno ancora a ruba

Negli ultimi giorni i clienti stanno acquisendo le visiere da indossare sopra alla mascherina. Molti insegnanti e diversi personal trainer le hanno comperate di recente

Calano i contagi ma non le vendite di presidi sanitari nelle farmacie. Un po’ il timore per una seconda ondata, un po’ la riapertura delle scuole e di alcune realtà lavorative, l’utenza continua ad acquisire prodotto per proteggersi dal covid-19. “Stiamo vendendo i dispositivi in maniera costante – afferma la dottoressa Anna Franca Spurio, della farmacia in Corso Centocelle -. Le mascherine che vengono acquisite sono quasi tutte chirurgiche, mentre i termoscanner oramai sono fermi da un po’. Chi li doveva comprare lo ha già fatto”. “Stiamo vendendo diverse mascherine per bambini, sono sempre chirurgiche ma di dimensione più piccola – racconta la dottoressa Angelamaria Rossi, della farmacia sita in Largo Camillo Benso Conte di Cavour -. Il Governo le metterà a disposizione ma evidentemente i genitori vogliono stare più tranquilli e acquisirne un po’ prima dell’inizio delle lezioni. Per il resto si procede con continuità nella vendita di tutti gli altri presidi sanitari”. “Le mascherine che vanno per la maggiore sono quelle chirurgiche, adesso ne vendiamo di media una ventina al giorno. L’igienizzante un po’ meno, anche perché si tratta di un prodotto che ora si trova un po’ dappertutto. Negli ultimi giorni i clienti stanno acquisendo le visiere da indossare sopra alla mascherina. Molti insegnanti e diversi personal trainer le hanno comperate di recente, figure lavorative che devono stare a contatto diretto con le persone”, spiega invece il dottor Andrea Baldini, titolare della farmacia di San Liborio.