“Maltrattamenti nella RSA Santa Marinella? Non deve succedere mai più, serve una mobilitazione immediata per la quale occorre il sostegno della politica e di tutti i cittadini. Chiesto un incontro con il Senatore della Lega De Vecchis, l’On. Battilocchio di Forza Italia e il Vice Presidente della Camera Fabio Rampelli. C’è una legge già finanziata e approvata alla Camera ma ferma da due anni in parlamento, facciamo un appello al Presidente Draghi e a tutte le forze politiche. Davanti ai resoconti riportati sui media locali e nazionali, al senso di rabbia e frustrazione nei confronti di coloro che hanno compiuto dei reati accertati dalle investigazioni, oltre alla immensa pena per gli anziani maltrattati e per i loro parenti che hanno dovuto subire anche i giudizi del blatericcio dei social, riteniamo doverosa una risposta immediata, decisa e risolutiva. A tale riguardo, non possiamo non attivarci immediatamente affinché tali episodi possano e debbano essere inibiti alla radice. Per questo motivo, riteniamo lecito chiederci che fine ha fatto la proposta di legge sulle telecamere negli asili e nella case di cura e di riposo. Dopo l’approvazione alla Camera, la proposta di legge si è arenata e al momento non sembra esserci la volontà di riprendere i lavori. L’episodio della RSA a Santa Marinella e – proprio in ragione dei ciclici episodi riguardanti queste pratiche abiette, sconsiderate e da far pagare esemplarmente a coloro che le hanno compiute – ci impone di attivarci immediatamente. Aurhelio ha chiesto oggi stesso al Senatore della Lega De Vecchis al Deputato di Forza Italia Battilocchio, con i quali ci vedremo a breve, un intervento deciso a favore di questa iniziativa di legge. Inoltrata anche una richiesta di incontro al Vice Presidente della Camera On. Fabio Rampelli. La proposta di far installare le telecamere contro il maltrattamento di bambini piccoli e azioni – elemento imprescindibile secondo noi, per avere l’autorizzazione ad aprire e mantenere la gestione di ambienti sensibili – è infatti ferma da quasi due anni. Ogni tanto se ne torna a parlare, eppure manca la volontà di riprendere seriamente i lavori. Aurhelio si è da subito attivato e lo farà anche con iniziative sul territorio. Ci auguriamo che i cittadini vogliano partecipare e già attivarsi, nei confronti dei loro interlocutori politici locali, regionali e nazionali, per promuovere l’approvazione la legge e non far più accadere questi eventi che stanno sconvolgendo tutta la popolazione”. Lo dichiara il direttivo del Centro Studi Aurhelio.
Sul tema intervengono anche i sindacati. La CGIL tutta condanna chi si macchia di tali crimini auspicando che, qualora i fatti vengano confermati dalle indagini, si arrivi ad una condanna esemplare. Precisiamo che, nel rispetto del nostro Statuto, qualora tra gli indagati vi fossero iscritti alla nostra organizzazione, saranno immediatamente sospesi, in attesa della pronuncia della magistratura. Siamo convinti come sindacato, che le parole se pur importanti per la denuncia, non risolvono però il problema perché come sappiamo purtroppo non è stato il primo caso di maltrattamenti e non sarà neanche l’ultimo se non verranno presi provvedimenti seri dalle Istituzioni che hanno potere legislativo in tal proposito. Per questo sulle RSA e su un nuovo modello di assistenza socio-sanitaria e di cura delle persone abbiamo firmato con la Regione Lazio esattamente il 30 settembre 2020 un protocollo di intenti su come intervenire in materia, promuovendo l‘apertura di RSA pubbliche e chiedendo di aumentare di almeno di mille unità i posti residenziali e semiresidenziali per anziani. In attesa che ciò si realizzi occorre garantire, anche a tutela dei tanti lavoratori onesti, che quotidianamente operano in situazioni disagiate, in carenza di organico, con turni massacranti e con contratti cosiddetti “pirata”, corrette condizioni lavorative, adeguata formazione, riconoscimenti professionali, retribuzioni adeguate superando quel dumping contrattuale nella sanità accreditata ed in particolare nelle RSA. Inoltre importante punto del protocollo siglato è quello di implementare l’attività di controllo e monitoraggio delle RSA e delle Case di Riposo. L’attuale sistema di comitati di partecipazione non è sufficiente, servono modifiche viste le criticità emerse, come ad esempio istituire un organismo denominato di Garanzia e Qualità in ogni struttura, composto da un referente ASL, le OO.SS. più rappresentative dei pensionati, da un
rappresentante dei lavoratori, un rappresentante degli ospiti, uno dei familiari, e uno delle strutture private accreditate. Deve anche essere istituito un ascolto sugli standard organizzativi e qualitativi all’interno di ogni struttura. Queste le principali richieste formulate dal sindacato unitariamente e siglate con la Regione Lazio, con la istituzione di un tavolo permanente con gli assessorati alla sanità, alle politiche sociali, welfare ed EE.LL. Pertanto riteniamo che, se non si ripristina quanto tolto alla sanità ed alla assistenza pubblica, a favore del privato, in termini di risorse, difficilmente si troveranno soluzioni. Per ultimo, ma non perché ultima di importanza, chiediamo alle Istituzioni Competenti, alla Regione Lazio di verificare la congruità degli accreditamenti precedentemente affidati ai privati, e alle Asl Territoriali di intensificare i controlli in queste Strutture Auspichiamo che con la Regione Lazio si possa concretizzare al più presto quanto comunemente condiviso e siglato, per noi obiettivo da perseguire, e che non rimangano solo buoni propositi e null’altro”. Lo dichiarano CGIL, con Stefania Pomante, SPI-CGIL con Miranda Perinelli e FP-CGIL con Emanuela Nucerino.