Maggioranza in crisi. “I soliti sospetti” fra le due fazioni ai ferri corti

Tanta carne al fuoco da gestire per il sindaco Tedesco che da qui fino all'approvazione del bilancio proverà a non bruciarsi e a far capire che la corda, se la tiri troppo, prima o poi si spezza

Dopo la tempesta, la quiete, ma soltanto apparente. Le turbolenze regnano sovrane dalle parti di Palazzo del Pincio. Fin dall’insediamento del sindaco Ernesto Tedesco, il quale ha dovuto da subito iniziare a fare l’equilibrista su un filo sottilissimo per scegliere la squadra di assessori, tenendo in considerazione tutte le rappresentanze politiche. Ora però si è arrivati ad una spaccatura quasi totale della maggioranza. Motivo? Nuovi e vecchi dissapori, nuovi e vecchi veleni, nuovi e vecchi sospetti. Così, da una parte Fratelli d’Italia (a quanto pare senza la meloniana Roberta Morbidelli) e Lista Grasso, coadiuvati dall’esterno dall’esponente della Lega Dimitri Vitali, non reggono più la posizione dell’assessore ai lavori pubblici Roberto D’Ottavio. Un’antipatia reale e in pratica pubblica, se solo si buttasse un occhio ai post su Facebook di alcuni consiglieri comunali e alle dichiarazioni di qualche tempo fa. Ma non è solo antipatia a pelle. Nel mirino ci sarebbero anche le iniziative politico/amministrative dell’assessore, vedi stanziamento da 140 mila euro per lo Stadio del Nuoto (per lavori di manutenzione straordinaria urgenti) e alcuni bandi di gara con relativa assegnazione. L’ultimo è legato all’affidamento dei servizi balneari estivi presso la spiaggia libera antistante Piazza Betlemme, relativo però al settore edilizia, urbanistica, patrimonio e demanio. A vincere è stata la società “SSD Nuotatori Civitavecchiesi arl”, che ha sede legale in via Lazio, 19, sede dello Stadio del Nuoto e che ha come amministratore unico un parente stretto di un ex dirigente della SNC Civitavecchia, il club di pallanuoto di cui D’Ottavio era presidente prima di diventare assessore. “Tutto in famiglia”, sussurra qualcuno dalle parti del Pincio.  Senza dimenticare l’ultima polemica innescata dal salviniano Raffaele Cacciapuoti sul servizio di portierato, con accuse abbastanza pesanti. Dall’altra parte però si difendono con altri argomenti, e ulteriori sospetti. In particolar modo sul tema di Csp. Come è noto Grasso ha la delega, ma all’interno dell’azienda partecipata insistono diversi esponenti di Fratelli d’Italia, senza dimenticare che Fabiana Attig è a capo di un sindacato, l’UGL, che è connesso a diversi lavoratori. E poi c’è il presidente Antonio Carbone, ex candidato con la Lista “La Svolta-Grasso”, così come il revisore dei conti di Csp Sergio Osimo. Una predominanza politica evidente secondo gli “alleati serpenti”. Così se passerà la linea dell’azzeramento della Giunta, Forza Italia e Lista Tedesco chiederanno di mettere in discussione proprio la posizione di Grasso, mai digerito dagli azzurri nel ruolo di vice sindaco con una lista che ha preso il 4,7%. Insomma, tanta carne al fuoco da gestire per il sindaco Tedesco che da qui fino all’approvazione del bilancio proverà a non bruciarsi e a far capire che la corda, se la tiri troppo, prima o poi si spezza.