Maggioranza in bilico a Santa Marinella, nuovi attacchi e divisioni

Botta e risposta fra il sindaco Tidei e la lista il Paese che vorrei

Prima le polemiche roventi fra il sindaco e la lista il Paese che vorrei, poi i casi politici legati ai consiglieri Befani e Fronti. Infine le nuove ridistribuzioni in consiglio comunale e le spaccature. La maggioranza di centrosinistra a Santa Marinella vive una fase delicata. Questo nonostante il primo cittadino Pietro Tidei sia ad un passo dal far uscire il Comune dal dissesto finanziario. E’ lo stesso sindaco ad attaccare con un post su Facebook. “Quando lo sciacallaggio diventa meschino strumento di lotta politica. I fatti: una sentenza a carico di un consigliere comunale emessa nel 2016 per fatti relativi al 2014 viene subdolamente rispolverata oggi in termini scandalistici non capendo a chi poteva servire. Parliamo di 6 anni fa e detta sentenza è stata appellata ed a settembre va in prescrizione. Tecnici dell’Enel qualche mese fa rilevano una manomissione del contatore relativo all’abitazione di una tale Rapone, madre di una consigliera comunale che non risulta indagata ed apparentemente estranea alla vicenda. La stessa consigliera sarebbe presente secondo malevole informazioni giornalistiche di in una vicenda archiviata già anni orsono e senza esito alcuno. Perche rispolverare vicende che non hanno avuto conseguenze penali senza indagati o processati? Quindi niente.Dico niente di concreto o penalmente rilevante. Allora la domanda sorge spontanea :chi ha interesse a cavalcare vicende che non hanno avuto nessuna rilevanza giudiziaria? Perché una esigua e insignificante forza populista locale che non ha mai prodotto nulla di concreto utilizza questi eventi che non toccano minimamente la mia amministrazione comunale? La risposta è una sola.Questi sciacalli vogliono distrarre i cittadini dai grandi risultati che questa Amministrazione sta ottenendo su ogni settore.Usciti.dal dissesto in soli due anni.Opere pubbliche mai realizzate sino ad oggi. Finanziamenti regionali statali ed europei.Una città che sta rinascendo, mentre 4 sciacalli locali utilizzano vecchie storie per tentare di stare galla. Purtroppo affonderanno miseramente insieme alle loro bugie e alla loro invidia e cattiveria mentre questa amministrazione unita e compatta governerà questa città almeno per i prossimi 10 anni”.

Replica. Botta e risposta con il Paese che vorrei. “Stiamo assistendo a eventi inquietanti che gettano molte ombre sulla nostra città e rimarcano le distanze tra i cittadini e la cosiddetta classe dirigente. I giornali hanno parlato di due consiglieri di maggioranza in relazione a reati gravi. Ancora più gravi se commessi da chi rappresenta le istituzioni e i cittadini. In un caso, la stampa riporta una segnalazione relativa al reato di voto di scambio elettorale politico-mafioso; nel secondo si parla di una condanna per corruzione che potrebbe rendere il consigliere in questione addirittura incandidabile. A questo ha fatto seguito un desolante rimpallo di insinuazioni tra il sindaco Tidei e l’ex sindaco Bacheca. Poi, un partito, il PD, ha chiesto le dimissione di uno dei due consiglieri e il Sindaco, che di quello stesso partito è rappresentante, rimanda ogni decisione. Atto finale: migrazione di cinque consiglieri di maggioranza in un nuovo gruppo consiliare. Ma che succede? La città è disorientata e sgomenta. Siamo qui, in un mare di guai, tra emergenza Covid e crisi economica, senza alcuna speranza di poter contare in un aiuto da parte dei nostri amministratori. Anzi, siamo anche costretti ad ingoiare l’amaro boccone dell’opacità e del discredito che coinvolge chi ci governa. C’è chi alimenta squallide faide finalizzate a una personale, quanto arbitraria, alternanza nella gestione del potere. Noi a questo gioco non ci prestiamo, lo lasciamo a chi, invece di tentare di dare un esempio di impegno, dignità e correttezza, partecipa a questo teatrino di pupi e burattinai. La politica è un’altra cosa. Vuol dire offrire soluzioni ai problemi della cittadinanza, ripensare la città in termini di benessere e qualità della vita, tutelare l’ambiente, i beni comuni e il futuro di tutti, nel pieno rispetto della legalità e dell’etica. Per far questo è necessario il contributo di tutti coloro che, nonostante queste preoccupanti vicende, non hanno perso la speranza e pretendono di vivere in un paese quantomeno normale”.