L’emendamento che ha scatenato il putiferio in Lega. Polemiche e silenzi nei contesti locali

Tiene ancora banco la vicenda legata al termovalorizzatore e al documento firmato dai consiglieri leghisti della Regione

“Va comunque considerato che i processi di riciclo/recupero di materia determinano la produzione di scarti, non riciclabili diversamente, per i quali il recupero termico non va considerato come un processo antitetico, ma complementare. Per questo motivo, non si vuole escludere a priori l ricorso alla termovalorizzazione come strumento Integrativo nella strategia disegnata dal presente Plano, ma si rimanderà agli organi competenti ogni valutazione in sede di valutazione di impatto ambientale del singoli progetti”. E’ questa la parte incriminata dell’emendamento targato Lega, firmato appunto dai consiglieri regionali del Carroccio e che ha scatenato un putiferio politico, con riflessi sui contesti locali, soprattutto a Tarquinia, dove il sindaco Alessandro Giulivi ha minacciato le dimissioni, ma anche a Civitavecchia, dove regna un silenzio assordante. Motivo del caso, la possibilità di realizzare un termovalorizzatore proprio dalle parti di Tarquinia, con un progetto, quello della A2A che è già stato presentato. Anche se la Lega, nel suo emendamento non ha specificato l’area di destinazione.