Prove di coalizione e nuovi feeling politici sbocciati come d’incanto. La conferenza stampa organizzata da Movimento 5 stelle e Pd, i due partiti di Civitavecchia, sulla questione centrale a gas è servita per ribadire la posizione di contrarietà della Regione attraverso l’emendamento passato in consiglio, ma non solo. Atmosfera di grande coesione, pacche sulle spalle, sorrisi a trentadue denti fra i protagonisti che fino a “ieri” se le davano di santa ragione. Osservare l’ex sindaco Antonio Cozzolino che discute amabilmente con il segretario dem Stefano Giannini, da un lato l’ex primo cittadino più intransigente e rigido della recente storia del Pincio, dall’altra un ex tideiano e attuale zingarettiano di ferro, fa un certo effetto. Già, Zingaretti, quel governatore che secondo i grillini versione uno alla Pisana aveva letteralmente massacrato la sanità regionale, tanto per fare un esempio di attrito. Opinioni e attacchi che, come è noto, sono finiti nel freezer perché adesso si sta insieme in maggioranza. Ora anche a Civitavecchia sono improvvisamente spariti gli sguardi in cagnesco, le battutacce fatte a mezza bocca (ma pure a bocca piena), le passate responsabilità amministrative rinfacciate. Roba all’ordine del giorno non dieci lustri fa ma solo fino al 2019 inoltrato, quando al posto di Ernesto Tedesco c’era proprio Cozzolino insieme alla sua Giunta monocolore. Ma come mai questa inversione di rotta copia e incolla con quanto sta accadendo a livello nazionale? Sicuramente la battaglia sul gas ha rappresentato un fattore, ma in molti ci vedono l’esigenza di unire le forze per non morire politicamente. Non è un mistero infatti che in casa M5Stelle le percentuali di qualche anno fa sono oramai un lontanissimo ricordo e pure il Pd, soprattutto a livello locale, non se la passa benissimo (alle ultime comunali non riusciva addirittura a chiudere la lista…). Istinto di sopravvivenza quindi, si anche quello. Di certo, dopo il passaggio clamoroso di una fetta del Pd nel campo del centrodestra (parliamo del Polo democratico), anche su sponda opposta si respira aria di piroette. La battuta più gustosa è arrivata da un ex consigliere comunale pentastellato che a fine conferenza stampa ha esclamato: “Oramai la in mezzo ci mancano solo i baffi…”. Con chiaro riferimento a Pietro Tidei. Beh, quello forse sarebbe davvero troppo, anche per le infinite vie della politica.
Le vie della politica sono infinite, M5Stelle-Pd: dal c’eravamo tanto odiati all’idillio figlio del gas e dell’istinto di sopravvivenza
La battuta più gustosa è arrivata da un ex consigliere comunale pentastellato che a fine conferenza stampa ha esclamato: "Oramai la in mezzo ci mancano solo i baffi..."