Riunioni, contatti, verifiche incrociate. Sulla questione Csp la maggioranza sta cercando faticosamente di trovare una quadra che, almeno per il momento, non è stata affatto raggiunta. L’unica certezza, un “cinque” che si sono dati i membri della maggioranza, è che su Csp in pratica non verrà posta alcuna fiducia. E che quindi, a prescindere da chi alzerà o meno le mani in consiglio comunale sul piano di salvataggio, il sindaco Tedesco resterà al timone della Giunta. Ma i problemi sono molteplici perchè le divisioni appaiono profonde. Lega, Forza Italia, Gruppo misto, Lista Tedesco, Fratelli d’Italia e Lista La Svolta, tutti hanno una posizione, molti chiedono correttivi al piano proposto da Carbone&company. Sulle esternalizzazioni, ma anche sulla previsione di un aumento di capitale che fa tremare i polsi. Cinque milioni di euro di valore complessivo fra immobili e liquidità, che mettono ansia, soprattutto se si da un’occhiata al passato e si osserva l’andamento di una società partecipata che non ha fatto altro che generare debiti, ricorrendo sempre all’aiuto del socio unico (il Comune, dunque i contribuenti) per tirare a campare. L’ex giunta 5 stelle mise sul piatto 10 milioni di euro (soldi derivanti dalle compensazioni Enel, i quali sarebbero potuti essere investiti per sistemare le strade della città, giusto per fare un esempio) per il piano di concordato e chiudere i pregressi col passato. Oggi, a distanza di pochi anni il Pincio è costretto a scucire la metà di quella somma, solo per salvare l’azienda dal fallimento. Una situazione che sta generando cattivi pensieri in più di un consigliere comunale.
“L’amministrazione comunale non cadrà su Csp”. Accordo in maggioranza ma fumata bianca sull’azienda lontana
La previsione di un aumento di capitale fa tremare i polsi. Cinque milioni di euro di valore complessivo fra immobili e liquidità