La Statua del Bacio torna a Civitavecchia. In città forse già entro Natale

Fondamentale la partecipazione di quattro sponsor che sostengono l'operazione ritorno. Un "simbolo" che aveva lasciato Civitavecchia nel 2014 per il costo dell'affitto ma soprattutto perché secondo l'allora amministrazione 5 stelle non rappresentava la "civitavecchiesità"

Due giorni fa la Giunta comunale ha approvato una delibera che aveva come oggetto il “Prestito d’opera d’arte “Embracing Peace”, dell’artista americano John Seward Johnson, meglio nota come “Unconditional Surrender” e conosciuta tra i civitavecchiesi come “il Bacio”, poiché ritraeva Glenn McDuffie, il famoso marinaio statunitense che bacia un’infermiera durante i festeggiamenti per la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Pincio ha recepito l’iniziativa del proprietario, “The Seward Johnson Atelier, Inc.”, che lo scorso 26 ottobre ha proposto all’amministrazione comunale di Civitavecchia di concedere in prestito per un anno l’opera in questione al costo complessivo di $ 35.000,00. “La cittadinanza – si legge nel verbale di deliberazione – ancora ricorda con grande trasporto la statua che fu collocata nel cuore del lungomare civitavecchiese ed era divenuta talmente identificativa da essere entrata a far parte delle vedute delle cartoline, nonché di campagne pubblicitarie e di immagini indicizzate sui principali motori di ricerca”. Fondamentale la partecipazione di quattro sponsor, disponibili nello specifico a pagare la prima rata pari alla metà del costo del prestito, per un totale di € 17.000,00 (la Naval Sevice Srl), il trasporto della statua da South Hampton, nel New Hampshire, alla città di Civitavecchia (Grimaldi), ad effettuare il montaggio presso il sito che il Comune riterrà più idoneo per l’installazione (Grandi Sollevamenti Srl) ed infine a trasportare l’opera dal porto al sito di installazione (CLT Srl). Se tutte le autorizzazioni arriveranno nei tempi previsti la Statua del Bacio potrebbe tornare in città nel giro di un paio di mesi. Un “simbolo” che aveva lasciato Civitavecchia nel 2014 per il costo dell’affitto ma soprattutto perché secondo l’allora amministrazione 5 stelle non rappresentava la “civitavecchiesità”. Un dibattito che a questo punto si riaprirà.