La Nazionale azzurra abbraccia Matteo Sargolini e i colori dell’iride illuminano il Club ’88

In attesa che torni la rubrica Cattivi pensieri, Giampiero Romiti analizza le ultime performance sportive dei talenti nostrani, con focus sul padel

SI SCRIVE Padel e si legge disciplina sportiva il cui livello di contagio ha addirittura superato il famigerato covid 19, ma, bene inteso, con effetti straordinariamente positivi vista la strabocchevole partecipazione, che va salutata con irrefrenabile entusiasmo. Naturalmente c’è chi la pratica in maniera amatoriale e quindi per mantenere quella forma che gli anni che volano a velocità mal sopportata si prefiggono di abbatterla senza un briciolo di clemenza: buon padel a tutti coloro che si dilettano e trovano quindi la maniera di esorcizzare il fottutissimo terrore di dover fare i conti con la gioventù perduta. Ma altrettanto naturalmente, vivaddio !!!, non mancano i giovani infarciti di quella straordinaria talentuosità che li rende protagonisti di performances stupefacenti. Giovani di tutta Italia e financo della nostra città, che quanto ad atleti di livello altissimo (nazionale e mondiale) ha avuto sempre modo di splendere di luce purissima. In ogni campo. Pugilistico, pallanuotistico, natatorio, calcistico, “atletico”: sono state riempite nel corso degli anni pagine e pagine impreziosite da prestazioni di concittadini capaci di far brillare il nome di Civitavecchia in ogni angolo del pianeta. E’ accaduto ieri, si ripete oggi. E ancora storditi dalle siderali prove degli azzurri in quel di Tokio, sede delle Olimpiadi ci troviamo ad osannare: (1) la straordinaria società As Gin che ha saputo forgiare alla grande il “signore degli anelli” Lodadio; (2) la fucina inesauribile di fuoriclasse della vela come la Lega Navale il cui profumatissimo fiore all’occhiello, lo strepitoso Camboni, ha tenuto sveglia un’intera comunità, trepidante, sopraffatta dall’emozione e pronta a farsi travolgere dalla pazza gioia pensandolo sul podio con una medaglia al collo, sfuggita soltanto per un beffardo colpo di un destino bisbetico. Che, more solito, s’è “divertito” a manifestare la sua fottuta presunzione (mannaggia a lui !) di voler indossare i panni del protagonista spegnendo il sogno addirittura d’argento per via di una partenza anticipata “suicida”, non riuscendo però a deprezzare l’altissimo valore del fenomenale Mattia, rivelatosi maggiormente campione nel momento stesso che s’è sciolto in un pianto tanto commovente quanto sintomatico della sua smisurata grandezza di surfista mille stelle extralusso; (3) infine il berretto rosso del settebello waterpolistico Marco Del Lungo,che dopo il titolo tricolore e quello iridato sperava di calare il tris nella kermesse giapponese: non è andata bene, epperò la sua acquisita elevata “statura” non è stata “abbattuta” finendo nel giro elitario dei migliori portieri della rassegna. Ieri e oggi, dunque. Si deve forse, a questo punto, aspettare un domani ? Niente affatto. C’è ancora un oggi, più radioso che mai e , guarda un po’, tira in ballo la “febbre sportiva” del momento ovvero il padel. Il cui sinonimo (luminoso, perfettamente comprensibile oltreché associabile senza se e senza ma) è CLUB 88. Ossia il sodalizio che – senza spocchiosi schiamazzi ed una conduzione all’insegna della semplicità, figlia della indiscutibile e sopraffina qualità dei preparatissimi tecnici Emanuele Fanti e Matteo Massarelli (il quale – coadiuvato dallo stesso Fanti e da Marco e Gennaro Memmoli, Lorenzo Ruggeri, Andrea Di Gennaro e Lorena Ferri e dal preparatore atletico Flavio Amodeo– si occuperà in qualità di responsabile anche dell’88 Padel Accademy , prestigiosa scuola che fa parte della “famiglia” della Federazione Italiana Tennis, che aprirà i battenti dal prossimo 1 settembre e accoglierà tramite regolare iscrizione giovanissimi a partire dai 7 anni e adulti – grazie pure alla competenza dei dt e ds Marco e Paolo Sargolini ha già raggiunto una larghissima dimensione a livello nazionale e si prepara a varcare le soglie del prestigio internazionale in virtù delle prestazioni dei propri giovanissimi rappresentanti : non si fugge, il Club 88 è la dimostrazione scintillante che, da una società con solide basi “gettate” da dirigenza e coach di altissimo profilo, non possono non sbocciare giocatori destinati a percorrere strade lastricate di successi. Se ne era già avuta la prova provata con lo strepitoso exploit nel Master giocatosi al Boda Club di Roma dove il meglio del meglio degli italici juniores s’era dovuto inchinare dinanzi all’accoppiata stellare Matteo – Lorenzo Sargolini, tredici e undici anni, sorretti da fantastici fondamentali, che hanno pemesso loro di alzare al cielo le racchette in segno di incontenibile giubilo. Di lì, soprattutto, sui due magnifici fratelli si sono accesi i fari dell’interesse dei tecnici azzurri, che non hanno esitato un solo istante ad inserirli nel ristrettissimo novero dei migliori, ritrovatisi a Chieti per il raduno delle nazionali giovanili femminile e maschile rispettivamente sotto la cura dei ct Sara D’Ambrosio e Marcelo Capitani: obiettivo di simil grandioso stage, i campionati mondiali riservati alla categoria juniores in programma dal prossimo 20 settembre (conclusione il 26) a Torreon (Messico). E tra i protagonisti di questa stellare rassegna ci sarà, insieme ad altri sette “padelisti”, Matteo che avrà pertanto la gigantesca chance di continuare a mettersi in luce, stavolta addirittura con la maglia azzurra appiccicata sulla pelle. Per Lorenzo, anch’egli già dotatissimo (c’è chi giura che sia un predestinato) e con un bagaglio tecnico di prim’ordine, si tratterà di attendere un’altra occasione che, certamente (scommettere si può!), non tarderà ad arrivare. Emozionato e ancora felicemente frastornato dalla certezza di poter respirare la saluberrima aria della Nazionale, Matteo Sargolini, rispondendo ai cronisti, ha ringraziato la Federazione per la considerazione ottenuta e nel contempo l’intero staff del Club 88. Che, senza tema di esagerazione, va considerato un’eccellenza di cui Civitavecchia non può che andare fiera. E’ lì, difatti, l’università del padel cittadino. E non solo…

di Giampiero Romiti