La Fondazione Molinari a fianco del settorosa Coser: “Il valore della tradizione non ha prezzo”

Parla Mario Molinari, il consigliere delegato della sambuca più famosa del mondo

Molinari, basta la parola. La pronunci e non hai bisogno di spiegare cosa sia: tutti sanno perfettamente che si tratta della sambuca più famosa del mondo. Esagerazione? Certo che no: lo è indubbiamente e non serve ripeterlo. Ed è anche l’orgoglio di una città, Civitavecchia che, grazie al quel sapore che accarezza il palato, che rende il caffè ancor più speciale e che rappresenta l’ineguagliabile e irresistibile “tocco” finale di ogni splendido attovagliamento, ha potuto far circolare il suo nome in ogni angolo del pianeta. Ma non è tutto. Per quel che possa contare, e conta parecchio, Molinari essenzialmente in questa nostra bella città d’incanto ha avuto financo il grandissimo merito di legare il proprio nome al mondo dello sport ed in particolare, negli anni di maggior fulgore, ad una stupenda disciplina quale la pallanuoto. Al cuore, si dice, non si comanda. Alle passioni men che meno. Tant’è che se parli di Marcello Molinari non puoi dimenticare la sua straordinaria vicinanza alla compagine calcistica nerazzurra capace di far parlare di sé grazie alla conquista di un prestigioso titolo tricolore; se parli dello “special one” (Mourinho è stato chiamato così per le sue imprese nel football e probabilmente per questo è stato scelto come protagonista di una pubblicità memorabile), il geniale Angelo Molinari, il pensiero vola oggigiorno immediatamente alla Fondazione, che risponde sempre presente ad ogni richiesta per sostenere i più bisognosi e ogni attività, culturale e sociale, al fine di agevolarne il proprio percorso senza difficoltà. Se parli, poi, della senatrice Mafalda Molinari, bè non è un’esagerazione che Civitavecchia intera s’inchina davanti al suo favoloso senso d’appartenenza che l’ha portata sempre e comunque a stare vicinissima a chiunque necessitasse di un aiuto concreto. Molinari dunque e basta la parola. Il tempo vola ma la storia non invecchia. Né si perde tra le pieghe dell’oblio. Si ripete ed ecco la nuova generazione che ricalca le orme di illustri nonni, zii e padri: stessa abnegazione, stesso entusiasmo, stesso desiderio che la nostra città possa e debba risplendere grazie pure alla sambuca più famosa del mondo. Lo dimostra il giovane Mario Molinari, (figlio di Tonino, altro impareggiabile protagonista della continua e irrefrenabile affermazione di un marchio impresso sulla pelle dei cittadini di ogni angolo della terra) consigliere delegato e – la tradizione è un indelebile e pregiato “marchio di fabbrica” – con il debole per il setterosa guidato dal tecnico Daniele Lisi e “plasmato” dal dinamico direttore sportivo Cesare Barbetta. Sostiene Mario Molinari: “ Sono felicissimo di offrire un valido contributo a questa squadra , che ritengo una splendida risorsa dello sport civitavecchiese e che mi auguro possa arrivare molto in alto”. E prosegue: “ In molti mi chiedono qual è il motivo o quale è stata la spinta che mi ha portato ad avvicinarmi al setterosa. Ebbene, la risposta è semplice: intanto ho ritenuto giusto rinverdire la gloriosa “leggenda” della Molinari e poi perché sono convinto che abbia un valore inestimabile per la città di Civitavecchia una squadra collocata nella massima categoria nazionale”. “Peccato che la pandemia l’anno scorso non abbia consentito l’ascesa del setterosa – insiste Mario Molinari – ma spero che questo 2021 sappia “risarcirlo” adeguatamente e con pieno merito ovvero con la promozione in A2. E’ comunque importante che il team continui a dimostrarsi all’altezza della situazione e a proseguire il suo cammino speditamente. La nostra Fondazione – conclude – tra i tanti ha sposato anche il progetto delle ragazze della pallanuoto civitavecchiese ed è lietissima di portarlo avanti con il massimo dell’entusiasmo”.