La delibera di Csp passa ma il piano viene quasi ribaltato da 4 emendamenti

Ricapitalizzazione da 4,8 milioni sospesa. Tutte le modifiche presentate dalla maggioranza, nello specifico da Perello, D'Amico, La Rosa e Boschini.

Un consiglio comunale fiume. E’ quello che si è svolto da questa mattina e fino a tardo pomeriggio, in video conferenza a causa del covid, e che ha generato l’ok al piano di ristrutturazione definito dal Cda di Csp sugli indirizzi politici del vice sindaco e assessore alle partecipate Massimiliano Grasso. Ok al piano, ma con 4 sostanziali modifiche. La più robusta l’ha presentata in emendamento il consigliere comunale del Gruppo misto Daniele Perello. In sostanza la ricapitalizzazione della partecipata viene vincolata all’ok di un istituto di credito a finanziare l’azienda con un mutuo da 2 milioni di euro. Per ora a Villa Albani si devono accontentare di “soli” 500 mila euro, la liquidità già accantonata dal socio unico, il Comune, per dare un po’ d’ossigeno a Csp. Per il conferimento dei beni, per un valore di 4,8 milioni ci sarà da aspettare, al massimo fino al 15 di dicembre. Ma i paletti piantati sul piano di Grasso non sono finiti. La Lega ha imposto un ridimensionamento dei costi della struttura, con fari puntati sugli stipendi di dirigenti e quadri, Forza Italia invece ha sostituito il servizio di manutenzione del Comune con quello di pulizia di caditoie e rete fognaria, mentre la Lista Tedesco ha fatto inserire il divieto di fare nuove assunzioni. L’opposizione targata Pd ha chiesto di non esternalizzare il verde pubblico. Richiesta fatta cadere nel vuoto.