È stata pubblicata lunedì scorso sul sito istituzionale del Pincio una deliberazione della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Lazio sul bilancio del Comune di Civitavecchia. La Sezione osserva che il bilancio presenta significativi aspetti di squilibrio, le cui cause, risalenti nel tempo, possono essere ricondotte, essenzialmente, nella combinazione di tre fattori: “derivati finanziari, partecipazioni societarie fallimentari e inadeguata capacità di riscossione”. Condanna netta per la “finanza creativa” datata 2003 (“al 31-12-2019 il valore di mercato dei tre derivati è negativo, pari a (-) 12.578.255,06 euro”). Su Csp la Corte spiega che è “apprezzabile, nell’ottica della riduzione degli sprechi, la recente riduzione del compenso previsto per il CDA ed evidenzia anche un inadeguato dato nella serie delle riscossioni delle entrate proprie”. Tra le richieste poste dall’organo di controllo quelle di impostare una graduale riduzione del ricorso all’anticipazione di tesoreria, di effettuare un continuo monitoraggio del contenzioso pendente con opportuni accantonamenti al fondo rischi, di procedere ad un approfondito riaccertamento dei residui in vista del rendiconto 2021, di trasmettere alla stessa Sezione, entro il 31 marzo 2022, una relazione illustrativa delle misure adottate a riscontro di ciascuna delle richieste e infine di adottare ogni misura idonea a rafforzare la capacità di riscossione delle entrate proprie, attivandosi per evitare la prescrizione dei propri crediti.
La Corte dei Conti scrive al Comune di Civitavecchia: “Riequilibrare il bilancio. Ok la spending review di Csp”
La Sezione osserva che il bilancio presenta significativi aspetti di squilibrio, le cui cause, risalenti nel tempo, possono essere ricondotte, essenzialmente, nella combinazione di tre fattori: "derivati finanziari, partecipazioni societarie fallimentari e inadeguata capacità di riscossione"